Il primo passo per riprendere il sentiero

Siamo a valle. Ad avvolgerci è la bellezza dell’Italia andata, che si sta sgretolando Ad avvolgerci è il solito traffico di uomini e cose, rumore e nulla.. Qui il buio. Lassù, le cime. Noi scegliamo di andare avanti. Di riprendere un sentiero, fare fatica, ma ricominciare subito a sognare, e riprovare ad arrivare alla grandezza delle cime che possono guardare il mondo dall’alto. Un sentiero da prendere assieme. Qui sta nascendo qualcosa. Assieme. Leggi »

L’Italia vera? E’ rimasta a Cefalonia

Oggi, è l’anniversario dell’inizio delle fucilazioni alla casetta Rossa degli ufficiali del generale Gandin. Un ricordo sempre più sbiadito, davanti ad un presente che ha da ricordare altro. E più si stinge quel ricordo, più spariscono i tratti dell’identità italiana. Leggi »

Sangue Avorio

Sangue avorio; tra i più drammatici colori, che oggi dipingono l'Africa.
Tristemente, però, questo dipinto non è funzionale a rimanere nella storia dell'arte. Questo tragico dipinto è piuttosto funzionale a palesare come, la crescita della classe media Cinese, abbia portato ad uno spaventoso incremento della domanda di avorio, che tra il 2009 e il 2012, ha visto l'uccisione, da parte dei bracconieri, di 100mila esemplari, più di 30 mila ogni anno. Leggi »

Giornata Internazionale delle Donne 2016

Sibilla Aleramo
Si stima oggi che, mantenedo il passo attuale di riforme e comprensione dei problemi, ci vorranno ancora 170 anni per arrivare a una parità di fatto fra i generi, ed è questo il motivo per cui ha senso celebrare la Giornata Internazionale delle Donne nel mondo. Leggi »

2016, l’anno per ripartire.

Che sia andata bene, o male, Expo è finita. Ora non ci restano brand da giocare sul tavolo del mondo, l’unica etichetta è la nostra anima, quella che si chiama Italia, con relativi difetti, e per fortuna, le enormi virtù. Leggi »

Grande Guerra, una memoria senza retorica

Il primo ricordo della grande guerra, per me, è un 24 maggio lontano degli anni settanta: lo sguardo duro del nonno, socialista della prima ora ai tempi delle leghe, antifascista nel ventennio, artigliere della grande guerra, davanti ai giovani extraparlamentari che avevano scelto quel giorno, per lui ancora sacro, di bruciare il tricolore in piazza Duomo. Leggi »

La cultura dell'abbandono

Sì lo so, ci sono blog, siti, pagine facebook a dismisura per questo tipo di discussioni. E sì, lo so, qui, su questo giornale, vogliamo parlare, parliamo e parleremo di cultura. Ma questa foto, è una foto che c’entra, eccome, con la cultura umana. Perchè davvero, credetemi, non c’è nulla di più colto per l’umanità che allontanarsi da una immagine come questa. Quello che ci guarda dentro lo schermo è il rappresentante di una razza animale, da noi creata, per costituzione incapace di farci del male per prima. Loro sono obbligati ad amarci. Ma questa foto viene da uno svincolo autostradale e, e dietro ad essa c’è il gesto dell’uomo, lui sì capace di fare volontariamente del male. Ora, questa Leggi »

Angela Merkel e il dono di non saper parlare ai bambini

Difficile, difficilissimo parlare ai bambini, perché a loro devi spiegare le cose in maniera semplice, senza numeri, magari rendendo un senso delle cose chi si spieghi con la vita, con le azioni e le giustizia o l’ingiustizia degli uomini, non con le cifre, coi bilanci, con concetto di debito come male assoluto. E’difficile parlare ai bambini, come ha dimostrato l’altro giorno Angela Merkel, perchè a loro un nein non basta, per loro la vita può essere ancora fatta dal trovare un senso, una spiegazione ad una casa che chi gioca con loro ha, e loro no, e voler chiedere una possibilità di studiare come gli altri bambini, ne’ più ne’ meno, al di là del passaporto, della provenienza, al di là di tutto. Ed è difficile parlare con i bambini perchè se a loro il conto non torna, e sentono ingiustizie, e vedono spegnersi l'entusiasmo di un desiderio non sparano, non sbraitano, non smaniano, semplicemente... piangono. E tu, i tuoi nein, i tuoi diktati, la tua durezza, alla fine non sai cosa fare, e scicopri di essere tu, alla fine, la vera sconfitta. Leggi »

Una metafora della cultura? Il calcio

Cultura è voglia di consapevolezza, desiderio di scoperta ed elaborazione, desiderio di arrivare altrove con i nostri occhi, pensieri e cuore: un po' più in alto, e un po' più dentro di noi. Ora, cosa c'entra la cultura con la ripresa economica, il cuore e e con il calcio? C'entra, eccome se c'entra... Leggi »

Mattei, l'Italia della buona informazione

Il Giorno di Mattei fu tutto e niente. Il tentativo di ridurre le notizie a notizie, la cultura a cultura, in una grafica più immediata. Si affiancava la proposta di una pensiero raffinato ma non noioso, paradigma del desiderio furono le pagine sportive, dipinte della tinta snob e popolare di Gianni Brera. Un'altra Italia. Un'altra informazione Leggi »

Einstein e la crisi.

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. Leggi »

Il Crollo della cultura...

Più dei tanto sbandierati crolli di Pompei, quello che è avvenuto nel borgo di Tusa, nei Nebrodi, è paradigma del nostro paese: il “Ponte Ruggieri” di Tusa, costituiva una struttura di pregevole fattura dal punto di vista architettonico che si sviluppava in tre arcate, situato sull’antico fiume denominato “Aleso” oggi “Fiumara di Tusa” ricadente sul territorio tusano e risalente alla seconda metà del 1500.Purtroppo, in questi giorni il ponte è crollato, e esso, e la sua storia secolare, non esistono più. Leggi »

Forse c'è semplicemente bisogno di aria nuova

Probabilmente adesso l'Italia è come il mare dopo una tremenda tempesta con l'acqua, che di solito dovrebbe essere chiara e azzurra, bruna di fango, le alghe e i pesci morti a riva e il senso di tanta, tanta desolazione. Purtroppo una tempesta non è mai giusta in ciò che colpisce. Nella sua corsa distrugge ciò che è giusto non stia più in piedi ma anche tanti, tanti innocenti e tante buone volontà. Si sa però, che prima o poi, per legge di sopravvivenza, tutto ritornerà nuovo, e vale la pena credere che le cose dopo saranno rimesse al giusto posto, che verrà una giustizia, e la possibilità, per chi lo merita, di ritirarsi in piedi,
Ecco, probabilmente il nostro paese adesso sta solo aspettando che il sole possa di nuovo uscire dalle nubi, non disperiamo anche se l'aria nuova che qui evochiamo, al momento, si stenta davvero a vederla. Leggi »
Esposizioni a confronto
Uno dei quadri della personale di Carla Bruschi
"Un'inquieta sernità del visibile", la mostra curata dal Critico d'Arte Lorenzo Bonini alla Umanitaria di Milano
Paesaggio N.8, acquarello su cartoncino, 36x51 cm, 2015
Tanto più forte l'arte imita la vita, quanto più forte la vita imita l'arte.
danseur blanc I, pastello bianco su cartoncino 35x50, 2016, Canosso
La bellezza di un corpo, che innocente, balla al chiaro di luna
Dimensioni 24x32 cm, acquarello su carta, 2013.
Una mostra per ricordare l'arte e l'impegno del pittore e poeta recentemente scomparso, Giovanni Torres La Torre
La ripresa delle attività è una liberazione
Giornata dei lavoratori.
Il settimo appuntamento del