Festival Voci della storia a Cesano Maderno, al via la 15° edizione
Il 2 al 3 ottobre, il festival esplora il tema della guerra con studiosi, giornalisti e filosofi

Eva Musci
24 settembre 2025
Giovedì 2 ottobre alle ore 21.00 prende il via la 15° edizione del Festival Voci della storia, curato da Eva Musci e Antonio Zappa e organizzato dal Centro Culturale Europeo Palazzo Arese Borromeo, in collaborazione con il Comune di Cesano Maderno. Il primo incontro, all’Auditorium Paolo e Davide Disarò, inaugura un percorso dedicato al tema della guerra.
Il titolo della rassegna, “Tutti gli dei sono morti tranne il dio della guerra”, evidenzia la persistente attualità dei conflitti, non solo militari ma anche culturali, economici e tecnologici. L’apertura sarà affidata a Eva Musci, direttrice artistica del Festival.
La parola guerra e il suo significato storico
«Guerra deriva dal termine germanico Werra. A Roma, il conflitto era indicato con bellum, parola che evocava ordine e strategia. Con i barbari, la guerra divenne werra, una "mischia", una “confusione". Oggi, usando la parola guerra, portiamo con noi un’eredità linguistica che racconta la storia del conflitto in Europa», spiega Musci.
Il festival sarà l’occasione per riflettere sul significato della guerra nel tempo e sul suo impatto nella società contemporanea.
Il primo appuntamento: La guerra sempre – parte 1
Il primo incontro vedrà Anna Momigliano e Franco Cardini. Momigliano presenterà Fondato sulla sabbia, analizzando Israele tra tradizione religiosa, innovazione tecnologica e conflitti interni. Cardini discuterà L’invenzione di un continente, ricostruendo l’idea di Europa unita e interrogandosi sulla necessità di reinventarla oggi.
Il secondo appuntamento: La guerra sempre – parte 2
Venerdì 3 ottobre, il generale Fabio Mini presenterà La Nato in guerra, analizzando l’evoluzione dell’Alleanza Atlantica e i suoi effetti geopolitici. La serata si chiuderà con Cardini e Quella antica festa crudele, un’analisi antropologica e culturale della guerra dal Medioevo all’età contemporanea.
24 settembre 2025