Autunno Pavese 2025: un mese tra vigne, risaie e borghi
Dal 13 settembre al 19 ottobre 2025 oltre 30 appuntamenti tra Pavese, Oltrepò e Lomellina. Dal 3 al 6 ottobre la Fiera al Palazzo Esposizioni di Pavia con degustazioni, cooking show e nuovi format esperienziali.

L’autunno in provincia di Pavia profuma di vino, riso e tradizione. Torna il Tour di Autunno Pavese, un percorso diffuso che dal 13 settembre al 19 ottobre 2025 porterà i visitatori tra cantine, risaie, cascine e borghi agricoli, con oltre 30 eventi dedicati al gusto e alla scoperta del territorio.
Nato quattro anni fa, il Tour è diventato un appuntamento atteso da produttori e cittadini, capace di unire promozione, autenticità e comunità. Quest’anno il cuore della manifestazione sarà la Fiera di Autunno Pavese, dal 3 al 6 ottobre al Palazzo Esposizioni di Pavia, dove pubblico e imprese si incontreranno attraverso degustazioni guidate, cooking show e aree tematiche.
Promosso dalla Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia e dall’Azienda Speciale Paviasviluppo, il progetto valorizza le produzioni tipiche intrecciando enogastronomia, paesaggi e tradizioni. Partecipare significa entrare nelle aziende agricole, incontrare i produttori, ascoltare le loro storie e scoprire come nascono le specialità locali.
«Valorizzare il territorio è investire nel futuro», sottolinea il presidente Auricchio, ricordando che eventi come il Tour «rafforzano il legame tra cittadini, turisti e produttori, creando una cultura del consumo basata su qualità e trasparenza».
Il 2025 segna anche il debutto dell’“Impronta del gusto”, la nuova identità visiva della rassegna: un segno grafico che richiama l’impronta digitale, simbolo di identità, al cui interno si intrecciano uva e riso, i due prodotti iconici del territorio. I tre colori scelti rappresentano Pavese, Oltrepò e Lomellina, ma evocano anche l’apertura alla dimensione camerale che unisce Cremona e Mantova.
Il Tour di Autunno Pavese si conferma così un ponte tra economia, cultura e tradizione, capace di raccontare un territorio che vuole crescere unito, mantenendo salde le proprie radici ma con lo sguardo rivolto al futuro.