In Italia e all’estero, Milano è riconosciuta come la metropoli italiana più dinamica e proiettata verso il futuro. Oggi più che mai la città incarna l’idea di avanguardia, pur tra le contraddizioni che caratterizzano tutte le grandi metropoli contemporanee. Grattacieli audaci sorgono nel centro come nelle periferie, modificando costantemente lo skyline; aree dismesse e degradate rinascono sotto nuove forme; il tessuto urbanistico si trasforma e con esso emergono nuove realtà gentrificate, poli di attrazione che si affiancano al centro storico, punto di riferimento stabile di una città in perenne mutamento.

La trasformazione dello spazio urbano riflette un cambiamento più profondo, quello della vita sociale, culturale e civile. Urbanistica e società si intrecciano in una trama continua, senza soluzione di continuità. Da questa consapevolezza nasce "Marina Previtali - Milano messa in opera", volume curato da Lorenzo Valentino, gallerista e saggista, che racconta Milano attraverso le voci di chi quotidianamente la vive, la pensa e la costruisce.

Il libro raccoglie le testimonianze di ottanta personalità – architetti, intellettuali, studiosi, artisti, critici, storici dell’arte, giornalisti, poeti, curatori, filosofi, compositori – che operano a Milano e contribuiscono, ciascuna a suo modo, alla definizione dell’identità della città. Un mosaico di esperienze che include anche figure di rilievo nelle istituzioni, nelle associazioni e nel volontariato, componendo un ricco quadro di visioni e pratiche urbane.

Come scrive Lorenzo Valentino nella presentazione al volume: «Il progetto Milano messa in opera nasce dall’urgenza di creare un tessuto connettivo, dalle trame fitte e colorate, per rappresentare le eccedenze fenomeniche di un’architettura interiore che Milano presenta nella sua complessa e stratificata realtà». 

Una raccolta di testimonianze incentrata sull’ospitalità e l’operosità. Un insieme di personalità il cui fervente lavoro configura l’alveare-città, in continuo fermento e mutamento verso il nuovo, nella conservazione dell’antico. «La scrittura e il suo spazio di esistenza – continua il curatore – apre al movimento della memoria collettiva che si scrive sulla superficie flettente del corpo stratificato della città per esprimere relazione».  

Un’attenzione particolare è riservata alla responsabilità etica ed estetica dell’agire comunitario, fondamento di ogni società civile. Come sottolinea il curatore: «Il capitale di creatività, socialmente organizzato, deve necessariamente rapportarsi al rispetto dell’etica e a forme di responsabilità civile per essere considerato patrimonio comune di condivisione e crescita culturale e umana».

Il volume si chiude con la riproduzione delle opere di Marina Previtali precedute da alcuni testi critici. Quest'artista ha dedicato la sua attenzione e il suo lavoro di esplorazione e di ricerca alla Città. I suoi lavori rappresentano coralmente Milano in tutte le sue sfaccettature. Nessuna presenza umana visibile, ma sempre fortemente percepita nelle pennellate dense e nei colori vibranti degli spaccati della metropoli che vive di giorno e di notte sotto il tipico cielo grigio della pianura padana o sotto un sole che splende con le pareti dei grattacieli che riflettono l’immagine della città nella città, in un gioco, reale e simbolico, di rimandi imprevedibili e continui. Nelle opere della Previtali si respira l’anima di Milano, il suo fermento, la sua operosità, la sua inarrestabile metamorfosi.

Il volume "Marina Previtali – Milano messa in opera", pubblicato da Silvana Editoriale, è già disponibile nelle librerie. La sua presentazione ufficiale si terrà il 22 gennaio 2026 alle ore 18.30, presso il CMC – Centro Culturale di Milano, Largo Corsia dei Servi 4. Interverranno, oltre al curatore, alcuni degli autori che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.