L’elefante bianco e la tigre verde, quando il manuale d’impresa parla la lingua della realtà

Il libro di Stefano Faita apre una nuova stagione nei testi dedicati alle PMI italiane, unendo esperienza vissuta, metodo operativo e visione imprenditoriale

Nel panorama editoriale dedicato all’impresa, sempre più affollato di manuali motivazionali e formule standardizzate, “L’elefante bianco e la tigre verde” di Stefano Faita si distingue fin dall’attacco per ambizione e chiarezza. Non è un libro che promette scorciatoie, né un racconto edulcorato del successo, ma una presa di posizione netta: fare impresa oggi richiede consapevolezza, metodo e capacità di affrontare i problemi senza girarci attorno.

Il significato di un titolo che è già una dichiarazione di intenti
Il titolo è una metafora potente e tutt’altro che ornamentale. L’elefante bianco è il problema evidente, ingombrante, che tutti vedono ma che spesso viene ignorato per paura, abitudine o mancanza di strumenti. La tigre verde è l’atteggiamento opposto: energia, lucidità, coraggio decisionale e metodo. In queste due immagini si concentra l’intero impianto del libro: smettere di evitare ciò che non funziona e imparare ad affrontarlo in modo strutturato, trasformando le criticità in leve di crescita.

Un libro scritto da chi l’impresa la vive davvero
Uno degli elementi che rendono il testo credibile è la voce dell’autore. Faita non scrive da osservatore esterno, ma da imprenditore che ha attraversato errori, fasi di disordine, frustrazioni e momenti di svolta. Questo approccio rende il libro particolarmente adatto al mondo delle piccole e medie imprese italiane, dove l’imprenditore è spesso solo, coinvolto in ogni decisione e chiamato a tenere insieme strategia, operatività e relazioni umane.

La solitudine dell’imprenditore e il bisogno di metodo
Il libro intercetta con precisione una condizione diffusa: la solitudine decisionale. Lavorare troppo, confondere vita privata e lavoro, faticare nella gestione dei collaboratori e nella comunicazione con i clienti sono temi che emergono con forza. Faita non li racconta come lamentele, ma come segnali di un sistema che va ripensato. È qui che il testo inizia a funzionare come manuale operativo, perché invita il lettore a fermarsi, osservare e rimettere ordine.

Mindset e operatività: una sintesi rara
Il lavoro sul mindset non viene mai separato dall’azione. Valori, gestione dell’ego, autocontrollo emotivo e resilienza diventano strumenti concreti per prendere decisioni migliori. Questa impostazione evita uno dei rischi più comuni nei libri di crescita personale: restare sul piano teorico. In “L’elefante bianco e la tigre verde” ogni riflessione è funzionale a un cambiamento pratico nel modo di lavorare.

Il mindset è l’insieme di atteggiamenti mentali, convinzioni, abitudini di pensiero e schemi interiori con cui una persona interpreta la realtà e affronta le situazioni quotidiane.

In altre parole, è il modo in cui pensiamo, reagiamo ai problemi, prendiamo decisioni e valutiamo noi stessi e ciò che ci accade intorno.

Il mindset influenza:

  • come affrontiamo le difficoltà;
  • come reagiamo agli errori e ai fallimenti;
  • il rapporto con il cambiamento;
  • il modo di lavorare, relazionarci e crescere.

Avere un mindset funzionale non significa essere sempre positivi, ma essere consapevoli, responsabili e orientati alle soluzioni.
Un mindset rigido tende a bloccare l’azione e a giustificare l’immobilità; un mindset aperto e allenato favorisce invece apprendimento, adattamento e miglioramento continuo.

Un vero manuale per le PMI italiane
Quando il libro entra nel merito dell’organizzazione, della gestione del tempo, delle priorità e della comunicazione interna, il taglio è chiaro e diretto. Non si parla a grandi strutture, ma a imprese reali, spesso sottodimensionate sul piano organizzativo. È proprio qui che il testo trova il suo posizionamento più forte: un manuale pensato per chi deve applicare subito, senza rivoluzioni teoriche o investimenti irrealistici.

Crescere senza perdere equilibrio e visione
Anche i temi della crescita, della leadership, della vendita e dell’innovazione vengono affrontati con un approccio maturo. L’obiettivo non è solo aumentare i numeri, ma costruire imprese sostenibili, capaci di durare nel tempo senza consumare chi le guida. È una visione che parla direttamente alla cultura delle PMI italiane, spesso schiacciate tra ambizione e fatica quotidiana.

Nel panorama dei libri per l’impresa, “L’elefante bianco e la tigre verde” si afferma come un testo di riferimento, capace di aprire un capitolo nuovo nel modo di raccontare e praticare l’imprenditoria. Non è una lettura da consumare in fretta, ma uno strumento di lavoro, da consultare e riconsiderare nel tempo. Un libro che restituisce dignità, metodo ed entusiasmo a chi fa impresa ogni giorno, con concretezza e responsabilità.

Giulio Carnevale

Titolo: L’elefante bianco e la tigre verde
Sottotitolo: Mindset e metodo per smettere di sopravvivere e vincere in ogni area della tua vita
Genere: Impresa, crescita personale, management, leadership
Autore: Stefano Faita
Formato: Copertina flessibile
Lingua: Italiano
Data di pubblicazione: 20 ottobre 2025
Pagine: 176
Dimensioni: 15,24 × 1,02 × 22,86 cm
ISBN-13: 979-1257620158

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Chi è Stefano Faita

Stefano Faita è imprenditore e fondatore di Sicurcond, azienda innovativa del settore edile specializzata nei servizi per il mondo del condominio con sede operativa nel Sud Est Milano. Con oltre vent’anni di esperienza, ha costruito il proprio percorso trasformando sfide, errori e successi in strumenti concreti di crescita professionale e personale. La sua visione unisce metodo, innovazione e attenzione alla dimensione umana dell’impresa, con l’obiettivo di elevare gli standard qualitativi del settore. Da anni si dedica alla crescita di imprenditori e professionisti, promuovendo valori come responsabilità, miglioramento continuo ed equilibrio tra risultati e significato.
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