A Milano, gli artisti con SLA Davide Rafanelli e Luca Leoni creano arte visiva con le loro onde cerebrali
Un’esperienza unica che unisce tecnologia, gusto e comunità, mostrando come la creatività della mente possa superare i limiti del corpo
Davide Rafanelli e Luca Leoni
Una mente che crea arte oltre il corpo
Il 20 dicembre in Piazza San Babila a Milano si è tenuta una serata che ha unito tecnologia, arte, gusto e solidarietà, dove AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica – ha chiuso il 2025 con un evento straordinario. La protagonista è stata la mente di Davide Rafanelli, persona con SLA, presidente di SLAfood e consigliere nazionale AISLA, che ha trasformato l’attività cerebrale in un’opera visiva.
Durante un’esperienza sensoriale inedita, un sensore ha registrato le onde cerebrali di Davide mentre assaggiava piatti e cocktail, trasformandole in tempo reale in un’opera d’arte digitale. «Vedere i miei pensieri prendere forma – ha raccontato Davide – è stato incredibile. Il corpo può fermarsi, ma la mente continua a creare».
Emozione e appartenenza trasformate in arte
A sorpresa è intervenuto anche Luca Leoni, imprenditore e persona con SLA, membro del gruppo InterNati. Per lui, lo stimolo è stato l’ascolto dell’inno della sua Inter, trasformando emozione e appartenenza in una seconda tela virtuale. Due esperienze diverse, gusto e ascolto, hanno così dato vita a due opere che raccontano la creatività della mente oltre i limiti del corpo.
Alta cucina e cura del gusto
Accanto alle opere di Davide e Luca, la serata ha messo in luce l’attenzione al gusto per chi ha difficoltà a deglutire. Gli chef Carcangiu, Cunsolo, Benvenuto e Zanetello hanno proposto piatti a diverse consistenze, mentre il bartender Bruno Vanzan ha creato un cocktail speciale. Decine di volontari da tutta Italia hanno partecipato in diretta, confermando la forza della comunità e dello spirito natalizio.
Fulvia Massimeli con gli Chef di SlaFood
Solidarietà concreta e numeri significativi
I risultati concreti dell’impegno di AISLA emergono dai numeri: 480 mila euro raccolti con il Natale Solidale AISLA 2025, grazie a iniziative partite dal Palazzo dell’Informazione di Roma con La Promessa per la Ricerca e culminate con il Christmas Party milanese. «Un ringraziamento speciale va ai nostri partner storici – ha sottolineato Luca Fossati, Direttore Retail e sostenibilità Galbusera –: Caffarel, Galbusera, Tre Marie e Lindt, che hanno messo a disposizione oltre 55 mila praline e la loro rete di store, trasformando il loro impegno in un gesto concreto di responsabilità sociale».
La ricerca clinica come speranza concreta
Il sostegno alla ricerca clinica è garantito dal Centro Clinico NeMO, di cui AISLA è socia promotrice e fondatrice, che sostiene progetti innovativi per migliorare terapie e percorsi di cura. «Ogni informazione raccolta aiuta a costruire terapie più personalizzate. – ha spiegato la dottoressa Federica Cerri – Il sostegno della comunità rende concreta la ricerca e la speranza».
Presenza e comunità: il significato del Natale
Il Natale per AISLA significa presenza e sostegno: oltre 300 volontari in tutta Italia, un Centro di Ascolto per più di 2.000 famiglie con circa 20 specialisti qualificati, e una rete di relazioni con enti del Terzo Settore, istituzioni e mondo scientifico. «Questa serata racconta chi siamo. – ha dichiarato Fulvia Massimelli, Presidente nazionale AISLA – Non celebriamo numeri, ma relazioni. Quando linguaggi diversi si incontrano, la cura diventa esperienza condivisa e responsabilità concreta».
Solidarietà, arte e scienza insieme
Il 2025 si chiude così con una comunità viva, che da Milano si estende a tutta Italia, dimostrando che solidarietà, scienza e arte possono camminare insieme. Un Natale in cui la cura ha illuminato tutti, trasformandosi in un atto di comunità, cultura e partecipazione sociale, capace di aprire nuovi orizzonti per il Terzo Settore.
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