“I Collezionisti. La prima indagine di Gaia Innocenti”, in terra di Bari, a Trani, romanzo giallo di Paolo Regina

L'angolo del libro, recensione Paolo Rausa

Avvocato di successo e già docente all’Università di Ferrara in discipline economiche, comunicazione, public speaking e in corsi per manager e imprenditori, Paolo Regina è un vero maestro nelle descrizioni paesaggistiche delle città in cui ambienta i suoi racconti e nel definire la psicologia dei personaggi. Del resto non è nuovo alla scrittura di romanzi gialli. Questo di cui parliamo, “I Collezionisti”, 2025, Neri Pozza Editore, è stato preceduto da “Morte di un antiquario” del 2018, “Morte di un cardinale” del 2019, “Da quanto tempo non piangi, capitano De Nittis?” del 2021 e “Promemoria per il diavolo” del 2022. Ambientato a Trani, nella ridente città pugliese in terra di Bari, dove una imponente cattedrale romanica, bianca, si staglia magnifica sull’azzurro del mare che la circonda. La città dell’Antico Codice di Navigazione, del quartiere della Giudea, dai vicoli contorti, dai dedali del centro storico e dal porto, dove i pescatori svendono le ultime rimanenze del pescato. Qui gironzola e trova momentanea pace Gaia Innocenti, vicequestore del locale nucleo di Polizia Giudiziaria. Una donna giovane e intuitiva che aveva frequentato Ferrara, dove Paolo Regina aveva ambientato le vicende di un altro personaggio protagonista di un racconto precedente, il capitano Nittis, di cui Gaia è rimasta amica e in qualche modo legata per carattere e intuizione professionale, ma anche per altruismo quando è necessario risollevare gli ultimi cittadini, bisognosi di conforto e di gesti solidali. Credo che i due protagonisti alla fine si trasfigurino, uno nell’altra. Circospetti, a volte cupi, molto intuitivi, gravidi di esperienze non sempre affabili, come se qualcosa del passato li tormentasse. L’ambiente comune un po’ a tutti i romanzi di Paolo Regina è il mondo dell’antiquariato, dove si raccolgono oggetti di vario genere che trovano nei venditori una nuova strada per rivivere. Anzi rivitalizzarsi e rivalorizzarsi da singoli pezzi e frammenti per ricostituire l’antica e precedente interezza come accade nella tecnica giapponese del kintsugi, che utilizza una pasta d’oro per saldare i frammenti ricostituendo il pezzo reso più pregiato grazie alle sue venature e cicatrici. Solo che quelle di Gaia Innocenti sono venate di sangue. Nel corso della fiera/esposizione Antiquitates viene ucciso un espositore inglese, molto conosciuto dagli altri mercanti. Un tipo simpatico, esuberante, sbevazzone, che non si trattiene quando è alticcio dai commenti salaci neppure nei confronti delle signore. E ne paga le conseguenze. Con la vice questore l’ispettore Marzano e la vice-sovrintendente Viola Nolè, bella e slanciata con i capelli a coda di cavallo, aggiunta alla squadra per sua volontà espressa. L’unica verso cui la Innocenti sentiva un moto di affetto immediato, spontaneo e naturale.  Le indagini si muovono nei confronti degli altri espositori e ripercorrendo le vicende di James Hackett in patria, dove aveva esercitato nella polizia inglese il ruolo di contrasto nei confronti del terrorismo irlandese. La Innocenti è impenetrabile e a volte scontrosa nei rapporti con i suoi subalterni e anche con i vari interlocutori che interroga per capire l’intreccio dei vari interessi e così poter trovare il movente dell’assassinio avvenuto una sera al termine delle esposizioni quando l’inglese stava per chiudere il box. Il carattere astruso della Innocenti era attenuato e quasi capovolto durante le ore extralavorative quando collaborava con un’associazione che si occupava di soccorrere gli emarginati che abitavano, per così dire, nel quartier malfamato della città, quello che chiamavano lo Spoon River. Partecipava al Giro dell’Amore in furgoncino con altri volontari a distribuire coperte e pasti caldi a barboni o disadattati, che vivevano ai margini della società. Lì aveva scelto di collaborare in una veste diversa con il nome fittizio di Tania: l’altra faccia della vice-questore. Questo andamento della sua vita era turbato dall’apparizione di messaggi minatori inquietanti che venivano lasciati e recapitati da un suo vecchio conoscente, con il quale erano rimasti i conti in sospeso e con il quale pensava, trasferendosi a Trani, di aver chiuso una volta per tutte. La Innocenti era turbata e inquieta, insondabile nel suo atteggiamento burbero e incomprensibile. Tale appariva ai suoi colleghi. Perciò quando era al colmo del male di vivere si recava presso l’associazione a virare di 180° o lungo il porto a osservare le luci e le ombre di una città che amava ma che anche la inquietava. Il suo istinto indagatore la porta così a risolvere il caso dell’antiquario ammazzato, quello di Alberto, un “cliente” barbone che era diventato loro amico, sparito inspiegabilmente, e a rischiare la vita quando quell’ombra che lei temeva si manifesta per poi sparire tra i flutti, ma non del tutto. Ne vedremo delle belle! Le indagini di Gaia Innocenti continuano. Neri Pozza Editore, Vicenza, 2025, pp. 251, € 19,00.

Paolo Rausa

I collezionisti. La prima indagine di Gaia Innocenti
di Paolo Regina
Editore: Neri Pozza
Lingua: Italiano
Data di pubblicazione: 30 maggio 2025
Numero pagine: 256

Prezzo:
-€18,05 (copertina flessibile). Disponibile su: Amazon (compralo subito)
-€9,99 (Formato Kindle). Disponibile su: Amazon (compralo subito)

Esposizioni a confronto
Uno dei quadri della personale di Carla Bruschi
"Un'inquieta serenità del visibile", la mostra curata dal Critico d'Arte Lorenzo Bonini alla Umanitaria di Milano
25 novembre 2016
Pubblicazioni dai siti dei nostri affiliati
2023, Armando Editore Attualmente in commercio
Libro non più in commercio.
2013, Lìmina edizioni Libro finalista al premio nazionale “Bancarella Sport” 2014 Dal luglio 2015 è in versione tascabile con il marchio TEA del gruppo Gems Libro attualmente in commercio
2018, Kindle Amazon Attualmente in commercio
Dal 12 al 13 luglio la seconda edizione della manifestazione dedicata al nuovo circo, all’affettività e alla gioia condivisa
09 luglio 2025