"Zambesi. La diga delle ombre": viaggio tra mistero, memoria e inganni sul grande fiume africano
Un thriller storico ambientato tra Zimbabwe e Botswana, dove Ralph Core indaga sulla diga di Kariba e su un oscuro intreccio di interessi, superstizioni e violenze.
Sergio Grea fonde realtà e finzione per raccontare l’Africa ferita dal colonialismo e minacciata dall’avidità moderna.

17 luglio 2025
Zambesi. La diga delle ombre di Sergio Grea è un romanzo che intreccia sapientemente thriller, memoria storica e suggestioni africane. Protagonista dell’opera è Ralph Core, giornalista-scrittore e investigatore suo malgrado, già al centro di altri titoli della fortunata serie. In questo episodio, Grea lo catapulta nel cuore dello Zimbabwe e del Botswana per indagare sulla diga di Kariba, colossale impresa idroelettrica degli anni ’50 costruita anche grazie a imprese italiane, ma che, dopo più di sessant’anni, torna a far parlare di sé per i rischi strutturali e gli interessi economici che la circondano. L’autore, con il suo consueto stile documentaristico e narrativo, tesse una trama avvincente che mescola realtà e finzione, politica e mistero.
Un passato che torna a galla
L’incipit del romanzo affonda nel 1955, quando il Commissario britannico Tom d’Avray riceve la notizia che segnerà il destino della popolazione Tonga: la diga sarà costruita e l’intera Gwembe Valley verrà sommersa. Da qui parte il lungo filo narrativo che lega il passato coloniale alla contemporaneità. Nel 2020, Ralph Core arriva in Zimbabwe per documentarsi sul sito e si ritrova in un intrigo che si annuncia con una scena fortemente cinematografica: una ragazza legata a un tronco nel fiume Zambesi, mentre un coccodrillo — o forse una creatura più ancestrale — si avvicina silenziosamente. È l’inizio di una vicenda che alterna flashback storici e colpi di scena in un crescendo oscuro e inquietante.
Le ferite ancora aperte della storia africana
Attraverso la vicenda della diga di Kariba, Grea riporta in superficie la violenta trasformazione imposta alla popolazione Tonga, costretta a lasciare le proprie terre in nome del progresso. Le voci coloniali di Livingstone e Howarth, riportate con citazioni reali, si intrecciano alla finzione narrativa per rendere il contesto ancora più vivido e credibile. La rimozione culturale, la marginalizzazione degli indigeni, la perdita del legame con la propria terra diventano elementi centrali del romanzo, incarnati nei paesaggi della Gwembe Valley, nelle usanze dei Tonga, e nel dolore che ancora oggi, simbolicamente, scorre con il grande fiume.
Tra avidità moderna e spiritualità ancestrale
Accanto agli interessi energetici e geopolitici che ancora ruotano attorno a Kariba — oggi contesa anche per la ricchezza in terre rare — si staglia l’ombra inquietante di Nyaminyami, il dio del fiume. La sua leggenda percorre tutta la narrazione come un presagio o una minaccia che sfida la razionalità. Lo Zambesi diventa così non solo lo scenario fisico, ma anche il custode di un’antica giustizia, che si oppone all’ingordigia e alla violenza del presente. La tensione tra modernità e spiritualità si manifesta nei dettagli simbolici e in scene di grande impatto emotivo, come quella della barca sospesa nel crepuscolo, mentre il fiume decide il destino di chi ha osato troppo.
Federica Chimenti
Scheda libro
Titolo: Zambesi: La diga delle ombre
Autore: Sergio Grea
Serie: Ralph Core – Libro 6 di 8
Genere: Thriller storico / Avventura / Narrativa contemporanea
Lingua: Italiano
Editore: Auto-pubblicato / Disponibile su Amazon
Data di pubblicazione: 3 aprile 2023
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 422
17 luglio 2025