"America Amore": il fascino e la contraddizione degli Stati Uniti secondo Arbasino
In America Amore, Alberto Arbasino racconta il suo viaggio negli Stati Uniti alla fine degli anni ’50 con uno sguardo ironico, lucido e colto. Tra entusiasmi e delusioni, il libro esplora il contrasto tra l’immaginario europeo e la realtà americana.

21 luglio 2025
America Amore è il racconto lungo, affilato e brillante di un’esperienza che è allo stesso tempo esplorazione geografica e immersione culturale, ma anche una continua, quasi ossessiva, autointerrogazione. Alberto Arbasino racconta il suo soggiorno americano alla fine degli anni ’50 con lo stile ironico e intellettuale che lo contraddistingue: un italiano colto, libero da provincialismi ma carico di aspettative, osserva gli Stati Uniti con meraviglia e sospetto. Harvard, Broadway, San Francisco, Los Angeles, New York: tutto è descritto con uno sguardo partecipe ma disilluso, tra eccessi di entusiasmo e momenti di scoraggiamento. Il risultato è un diario-saggio, una sorta di guida spirituale e intellettuale attraverso un’America piena di promesse e contraddizioni, raccontata come se fosse un gigantesco spettacolo, ma con dietro le quinte sempre visibili.
L’arrivo e l’impatto emotivo
L’apertura del libro è memorabile: lo sbarco a Manhattan viene descritto con un’emozione quasi infantile, una vertigine iconografica di cartoline che si materializzano, ma subito seguita dalla consapevolezza che ogni europeo arriva in America già pieno di stereotipi. La descrizione dell’arrivo in nave, tra nebbie, skyline e grattacieli che si accendono alla luce del mattino, è carica di stupore, ma lascia subito spazio alla frustrazione: i primi passi sulla terraferma rivelano una realtà diversa, molto più sporca, disorganizzata e banale di quanto la mitologia hollywoodiana e le letture abbiano fatto immaginare. È il momento in cui Arbasino introduce la tensione fondamentale del libro: l’incontro tra l’immaginario e il reale, tra la fascinazione estetica e la delusione pratica.
Contrasti culturali ed esuberanze quotidiane
Una parte fondamentale del racconto è dedicata all’osservazione minuta della vita americana: abitudini, cibo, trasporti, pubblica amministrazione, igiene, consumo. Arbasino passa da una cafeteria all’altra, descrivendo tovagliette religiose e menù surreali, frequenta grandi magazzini e riviste da edicola, rimane attonito di fronte all’enorme disponibilità di merci e oggetti, spesso inutili. Ma al tempo stesso è affascinato dall’efficienza di certi servizi privati, dalla bellezza luminosa delle canzoni americane, dalle infinite possibilità offerte dal mercato e dall’incredibile varietà della stampa. Questa proliferazione lo stordisce e lo seduce, mentre lo costringe a ricalibrare continuamente il proprio sguardo di europeo abituato all’eleganza e al disordine del vecchio continente.
Identità, estetica e inquietudini interiori
Al centro di tutto si trova la questione dell’identità: quella americana, frammentata e in cerca di uno scopo, e quella dell’intellettuale europeo, diviso tra ammirazione e ironia. Gli Stati Uniti vengono raccontati come un paese bellissimo e infantile, tecnicamente avanzato ma culturalmente instabile, dominato dalla pubblicità, dalla religione e da una perenne inquietudine. Arbasino coglie un’America in trasformazione, tra paranoia atomica e beat generation, tra riviste per uomini e canzoni swing. Non ci sono risposte, ma domande continue: chi siamo, cosa vogliamo, dove andiamo? Domande che l’America si pone da sola, ma che finiscono per risuonare anche dentro chi la osserva. America Amore è così il racconto di una scoperta che non si risolve mai del tutto: un equilibrio precario tra entusiasmo e rigetto, tra attrazione e distanza.
Federica Chimenti
Scheda libro
Titolo: America Amore
Autore: Alberto Arbasino
Editore: Adelphi
Data di pubblicazione: 23 marzo 2011
Lingua: Italiano
Pagine: 867
21 luglio 2025