Fantastici 4: gli inizi - una sfida vinta dopo 20 anni

"Il cinema ieri e oggi" a cura di Claudio De Marco.
Tra vintage e nuove sfide, il reboot 2025 punta tutto sul valore della famiglia e su un’estetica rétro

Il trailer ufficiale

Una saga sfortunata ma fondamentale per la Marvel

Quando si parla di film sui supereroi in casa Marvel, è facile citare titoli come Spider-Man, X-Men, Avengers e altri ancora. Ma andando più a fondo, si scopre che mentre alcuni personaggi hanno avuto trasposizioni cinematografiche fortunate, altri sembrano segnati da una sorta di maledizione. Un esempio lampante? I Fantastici 4. Nati nel 1961 dal genio di Stan Lee e Jack Kirby, i Fantastici 4 rappresentano il primo vero gruppo di supereroi creato dalla “Casa delle Idee”, tanto da essere soprannominati “la prima famiglia della Marvel”. Nei fumetti sono un prisma attraverso il quale la Marvel ha esplorato scienza, mistero e legami familiari. Ma al cinema, il loro percorso è stato tutt’altro che semplice.

2005, 2015, 2025: la maledizione dei dieci anni

Il primo film sui Fantastici 4 uscì nel 2005 sotto la produzione della Fox, seguito nel 2007 da un sequel. Entrambe le pellicole ricevettero critiche poco entusiasmanti, a causa di trame deboli e effetti speciali poco convincenti. Nel 2015 la Fox tentò un reboot con un cast rinnovato e una nuova origin story, ma il risultato fu un disastro persino peggiore. Tutto cambia quando la Marvel riacquisisce i diritti dei personaggi e annuncia un nuovo reboot per il 2025. Cambia l’approccio: niente origin story, ma una narrazione che parte quattro anni dopo l’acquisizione dei poteri, per concentrarsi sull’evoluzione dei personaggi e sulla trama.

Finalmente qualcosa di fantastico

«La famiglia è appartenere a qualcosa che è più grande di te stesso». È questo il fulcro del nuovo film, che si rifà alla vera essenza dei Fantastici 4: un nucleo familiare prima ancora che un team di supereroi. Per un gruppo che combatte minacce cosmiche, la famiglia è la loro arma segreta. Nel film troviamo Reed Richards, alias Mister Fantastic (Pedro Pascal), la moglie Susan Storm, la Donna Invisibile (Vanessa Kirby), il fratello Johnny Storm, la Torcia Umana (Joseph Quinn), e Ben Grimm, la Cosa (Ebon Moss-Bachrach). Vivono in una realtà alternativa rétro-futuristica in stile anni ’60, con echi visivi che richiamano I Pronipoti o I Robinson della Disney.

Tra figli, minacce cosmiche e scelte impossibili

La trama si muove su due binari: la nascita di Franklin, figlio di Reed e Sue, e l’arrivo di Silver Surfer e del suo padrone Galactus, il divoratore di mondi. Per salvare la Terra, Galactus propone un accordo crudele: risparmierà il pianeta in cambio del neonato Franklin, fonte di energia eterna. Da qui nasce il conflitto centrale: salvare il mondo o proteggere la famiglia? I protagonisti mettono in campo ogni risorsa, unendo scienza, forza e strategia per sfidare il destino.

Un cinecomic con anima e stile

Il film fa quello che ogni buon cinecomic dovrebbe fare: adattare i personaggi dei fumetti al linguaggio del cinema, mantenendo coerenza e rispetto per il materiale originale. Ma “Fantastici 4 – Gli inizi” va oltre. Ha un’identità visiva fortemente vintage, quasi come se fosse un film anni ’60 adattato ai giorni nostri. Questo contrasto crea una forte connessione tra passato e presente, tra nostalgia e attualità.

Sue Storm, cuore pulsante del racconto

Se Reed è il cervello, Sue è il cuore pulsante della pellicola. Non solo eroina intrepida, ma anche madre protettiva, incarna il senso materno e familiare che eleva l’intero film. Questo aspetto emozionale avvicina il film a un pubblico più vasto, anche a chi predilige commedie o drammi familiari rispetto all’azione pura.

Difetti e prospettive future

Non mancano le criticità. L’impostazione familiare e l’umorismo potrebbero deludere chi cerca un cinecomic più cupo o d’azione. Inoltre, la figura del piccolo Franklin appare più come un espediente narrativo per future espansioni dell’universo Marvel che come un personaggio compiuto. Un difetto? Forse. Ma è anche la cifra stilistica del M.C.U.

Curiosità finale

La realtà in cui si svolge la storia è chiamata Terra 828, in omaggio alla data di nascita di Jack Kirby, co-creatore dei Fantastici 4 e tra i più grandi disegnatori della storia del fumetto americano.

Voto 8+

La locandina ufficiale

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