Fata Morgana porta a Milano l’arte dell’invisibile: a Palazzo Morando un viaggio tra medium, estasi e visioni |Gallery|
Dal 9 ottobre al 30 novembre 2025 la Fondazione Nicola Trussardi firma una mostra che intreccia arte, occulto e ricerca interiore, con un nucleo raro di 16 tele di Hilma af Klint e opere storiche in dialogo con il contemporaneo

Chiara Fumai The Book of Evil Spirits
In venti secondi
Di seguito l'articolo completo.

Hilma af Klint
Un titolo d’autore e la genealogia del mito
Il progetto evoca la figura di Fata Morgana, maga del ciclo arturiano e, nelle letture più recenti, donna libera e anticonformista; cita l’omonimo poema scritto da André Breton nel 1940 come bussola poetica per attraversare visioni, apparizioni ed estasi. L’itinerario mette in relazione arte, occulto e dimensioni interiori, interrogando le crepe del razionalismo e le sue alternative.
Hilma af Klint, occasione rara: sedici tele delle origini
Cuore dell’esposizione è un prezioso nucleo di 16 dipinti di Hilma af Klint, realizzati nella primissima fase “automatica”: un’occasione rara in Italia per cogliere l’invenzione di un linguaggio astratto anticipatore di Kandinsky e Mondrian. La riscoperta internazionale dell’artista svedese, passata anche dalla Biennale di Venezia 2013 (curata da Gioni) e dalla retrospettiva al Moderna Museet (diretto allora da Birnbaum), è oggi rilanciata da una mostra al MoMA di New York.

Hilma af Klint
Un pantheon eccentrico tra storia e presente
In dialogo con af Klint compaiono figure storiche come Georgiana Houghton, Emma Kunz, Linda Gazzera, Hélène Smith, Eusapia Palladino, Man Ray, Carol Rama, Annie Besant, Victorien Sardou e Augustine Lesage accanto a voci contemporanee che lavorano su media e immaginari nuovi, tra cui Judy Chicago, Kerstin Brätsch, Marianna Simnett, Andra Ursu?a, Diego Marcon e Chiara Fumai. In mostra anche testi rari provenienti dalla biblioteca della Contessa. L’obiettivo non è certificare il soprannaturale, ma mostrare come pratiche eccentriche abbiano scardinato convenzioni estetiche e sociali, rimettendo in gioco gerarchie di genere, autorità scientifiche e limiti del pensiero razionale.

Diego Marcon , La Gola 2023
Visioni, potere e tecnologia: l’atlante dell’invisibile
Tra diagrammi di “macchine influenzanti” nate in contesti psichiatrici ottocenteschi, fotografie spiritiche e testimonianze di sedute medianiche, «Fata Morgana» compone un mosaico di utopie, derive e alternative alla razionalità dominante. In un presente segnato da nevrosi, disinformazione e fascinazione per il mistero, la mostra apre un confronto sulle relazioni pericolose tra tecnologia, spiritualità e potere.
Le parole dei protagonisti
Beatrice Trussardi, presidente della Fondazione Nicola Trussardi, dichiara: «Con Fata Morgana la Fondazione Nicola Trussardi rinnova la propria vocazione a esplorare territori artistici inattesi e a dare spazio a narrazioni alternative, mettendo in dialogo esperienze storiche e pratiche contemporanee, in un intreccio di arte, scienza e ignoto che interpreta pienamente la missione culturale della Fondazione».
Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, sottolinea: «Palazzo Morando si conferma uno spazio capace di accogliere progetti espositivi visionari e sperimentali, che dialogano con la storia del luogo e con il presente. Questa mostra rappresenta un’occasione straordinaria per aprire al pubblico un confronto sul tema dell’invisibile, delle pratiche spirituali e delle forme di espressione artistica che sfidano i confini del visibile. Milano, grazie a collaborazioni di questo livello, si conferma capitale culturale in grado di accogliere e valorizzare le ricerche più innovative nel panorama internazionale».

Carol Rama
Un portale tra passato e presente
Con oltre cinquanta figure tra artiste, artisti e intellettuali, la Fondazione Nicola Trussardi affida a un team curatoriale di esperienza internazionale — due ex direttori della Biennale di Venezia insieme per la prima volta in Italia — la costruzione di un varco tra immaginazione e realtà. Palazzo Morando diventa così un dispositivo di attraversamento: dalla memoria della città alla visionarietà dell’arte, dal rigore documentario al battito irregolare dell’estasi.
FOCUS – Opere, artisti e documenti in mostra
Le maestre dell’invisibile e i documenti storici
- Hilma af Klint – 16 tele della serie HaK (HaK017, HaK006, ecc.)
- Georgiana Houghton – Disegni medianici
- Emma Kunz – Diagrammi geometrici
- Linda Gazzera – Fotografie spiritiche
- Hélène Smith – Scritture automatiche e tavole medianiche
- Eusapia Palladino – Fotografie e documenti delle sedute spiritiche (PALLAE001)
- Wilhelmine Assmann – Composizioni medianiche (WA-03)
- Stanis?ava Popielska – Disegni medianici (SP-28)
- Milly Canavero – Studi medianici (MC-02)
- Annie Besant – Diagrammi dei corpi sottili e testi teosofici
- Victorien Sardou – Tavole illustrative di fenomeni spiritici
- Augustine Lesage – Dipinti canalizzati
Avanguardie e surrealismo
- Man Ray – Fotografia storica “Groupe Surréaliste”
- Carol Rama – Opera n. 54 (1941)
- Pierre Klossowski – Studi sul corpo e la dimensione erotica (Photos Vincent Everarts 20220222)
Contemporanei e nuove visioni
- Diego Marcon – La Gola (2023, still HQ26-DM18786V)
- Chiara Fumai – Installazione “The Book of Evil Spirits”
- Kerstin Brätsch – Unstable Talismanic Rendering (2017)
- Marianna Simnett – Video-installazioni sul corpo come soglia
- Andra Ursu?a – Opera medianica digitale (URSAN0216)
- Judy Chicago – Spiritualità e femminismo
- Guglielmo Castelli – Cronaca di uno sfacelo (olio su tela, 80×60 cm, 2025)
Materiali d’archivio e testi rari
- Biblioteca della Contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini
- Collezione di testi occultistici, spiritici e alchemici
- Diagrammi, fotografie e appunti originali
- Tavole di scrittura automatica e fotografie storiche
- “Macchine influenzanti” provenienti da archivi psichiatrici ottocenteschi