Il Teatro Quirinetta ancora chiuso: un simbolo della cultura romana ostaggio della burocrazia

A sette anni dall’ultimo concerto dei Måneskin, l’iconico spazio di via Marco Minghetti resta imprigionato in un paradosso amministrativo. L’attore e regista Maverick Lo Bianco guida il progetto di rinascita per restituire il teatro alla città

Sette anni di silenzio per uno dei luoghi più amati della scena culturale romana. Il Teatro Quirinetta, a pochi passi da Fontana di Trevi, resta chiuso nonostante un piano di rilancio già avviato e una stagione di eventi pronti a partire. L’ultimo spettacolo ospitato risale al 2018, con il concerto dei Måneskin. Da allora, quello che fu un punto di riferimento per la musica e il teatro nella Capitale vive un immobilismo che ha del surreale.

La riapertura, prevista in occasione del Giubileo 2025 con la mostra “La grande Luce. Padre Pio tra Scienza e Fede”, è saltata insieme a tutte le attività programmate dalla compagnia Fattore K, costretta a spostarsi in altri teatri romani. Il motivo è sempre lo stesso: un’infiltrazione d’acqua proveniente dai piani superiori, di proprietà di terzi, che da anni impedisce l’utilizzo degli spazi. Nessuno degli attori coinvolti — proprietà, assicurazioni o conduttori — riesce a sbloccare l’intervento necessario.

Un cortocircuito burocratico che tiene chiuso un patrimonio storico e artistico della città. Il Quirinetta, dove un tempo trovavano ispirazione scrittori come Ernest Hemingway, rappresenta per Roma non solo un teatro, ma un simbolo della sua vitalità culturale.

Dal 2023 la rinascita del Quirinetta è portata avanti da Maverick Lo Bianco, attore e regista trentenne, fondatore di Never, rientrato in Italia dopo esperienze internazionali tra Regno Unito, Canada, India e Arabia Saudita. Insieme alla compagnia Fattore K, ha elaborato un progetto sostenibile che mira a trasformare il teatro in una “Casa degli Artisti”, spazio aperto alla creatività e libero dalle logiche commerciali.

Nonostante due anni di canoni pagati e investimenti per la riapertura, Lo Bianco e i suoi collaboratori rischiano oggi di perdere l’immobile, come già accaduto per altre strutture culturali italiane. Oltre 500 teatri nel Paese hanno chiuso i battenti, vittime di una burocrazia che spesso soffoca la cultura più della mancanza di fondi.

Dal palco del Quirinetta, in passato, sono passati artisti come Måneskin e Ultimo, oggi chiamati a sostenere la rinascita di questo spazio. Numerosi esponenti del mondo artistico e culturale internazionale si sono uniti all’appello: riaprire il Quirinetta significa difendere l’eredità culturale italiana, perché la cultura — come ricordano gli stessi promotori — non è solo ciò che si crea, ma ciò che si ha il coraggio di proteggere.
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