Il viaggio della libertà
Era il primo segno che si incontrava nella rotta per l’America tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900. Chi lasciava tutto e partiva in cerca di fortuna incontrava lei per prima, molti migranti raccontavano che vederla alleggeriva le angosce e le paure accumulate nei lunghi giorni di navigazione.

Un gioiello di arte ed ingegneria: la Statua della Libertà, che si staglia nel New York Harbor su Liberty Island, fu un omaggio della Francia al popolo americano, per celebrare il primo centenario dall’indipendenza americana dagli inglesi, nonché l’amicizia dei due paesi e l’indipendenza conquistata da entrambi i popoli, e rappresenta la dea romana Libertas.
Lo scheletro metallico è di Gustave Eiffel, lo stesso ideatore della torre Eiffel, mentre la parte scultorea è opera di Fredric Auguste Bartholdi. La costruzione è durata ben 10 anni La statua arrivò a New York in 350 pezzi. Fortunatamente, allegato c’era un manuale di istruzioni per il montaggio. Nel 1885 un carico unico arrivò nel porto di New York – 350 pezzi di rame e ferro lavorati in stile neoclassico a sbalzo, e contenuti in 214 casse di legno provenienti dalla Francia. Con il pratico manuale d’uso e la forza di tante braccia muscolose, gli operai impiegarono 4 mesi per riassemblare questi frammenti in uno dei monumenti più rappresentativi di oggi: la Statua della Libertà. In realtà alcune delle casse della statua erano arrivate già un decennio prima. Il braccio e la torcia erano andati in mostra alla Centennial Exposition di Filadelfia nel 1876, e poi al Madison Square Park per una campagna di raccolta fondi per finanziare il progetto di costruzione del piedistallo. Il resto della statua è arrivato a bordo della fregata francese Isère il 17 giugno 1885, e venne accolta con un colpo di cannone a salve. La nave affondò poi in mare durante una tempesta. Una volta che gli operai finirono di costruire il suo piedistallo, la ricomposizione della statua iniziò nell’estate 1886. Si seguì uno schema unico di montaggio ideato dallo scultore francese Auguste Bartholdi. Mentre si trovava ancora in Francia, il guscio della statua fu assemblato e ogni pezzo venne numerato. I pezzi allineati uno accanto all’altro si adattavano in un incastro perfetto con i propri vicini. Ogni pezzo ha una fila di piccoli fori sul bordo e quando si affianca con il suo pezzo adiacente i fori coincidono, per poter essere poi avvitati insieme. Il processo di assemblaggio è stato molto complicato ed ha ritardato l’inaugurazione, prevista per settembre, fino a fine ottobre 1886. La testa della statua della Libertà è vuota, ed appoggiata su di essa c’è una corona a 7 raggi e 25 pietre (le finestrelle dalle quali i visitatori ammirano il panorama). I raggi rappresentano i 7 mari, le pietre simboleggiano i raggi che dal paradiso risplendono sulla terra. L’abito della statua è identico a quella della dea romana Libertas: un tempo marrone, ha virato al verde a causa della salsedine che ha ossidato i metalli già dai primi anni del suo posizionamento. E’ un abito estivo, infatti la copertura in rame è sottilissima, e, volendo fare un abito di stoffa uguale a quello esistente occorrerebbero ben 3400 metri di stoffa. La torcia che la statua impugna nella mano destra rappresenta il desiderio di libertà. Inizialmente si pensò di utilizzare tale luce come un faro per i naviganti, ma la luce della torcia era troppo debole per poter essere vista da lontano, e cambiarla avrebbe comportato costi troppo onerosi. Nel 1916, durante la prima guerra mondiale, il braccio destro fu danneggiato da un’esplosione avvenuta poco lontano, e quel tratto di statua, fino ad allora molto panoramico e visitato, fu chiuso al pubblico. Nella sua mano sinistra, la dea Libertas tiene una tavola con incisa la data della Dichiarazione di Indipendenza Americana (4 luglio 1776). Ai piedi ha un paio di grandi sandali che calpestano una catena, simbolo di libertà dalle oppressioni e dalla schiavitù. E’ possibile visitare l’interno della statua, anche se ci sono liste di attesa discrete, con un massimo di 30 visitatori per ora, e solo 10 persone alla volta sono autorizzate a salire fino alla testa. Il piedistallo di base, a forma di stella, ospita un museo con due mostre permanenti: la Statue of Liberty exhibit, che racconta la storia ed i simbolismi della statua, e la Torch Exhibit, che ospita la fiaccola originale, sostituita nel 1984 da una in oro 24 carati.

