“Uomini e Topi”: il sogno fragile dell’America ai margini

Un classico breve e intenso, Uomini e Topi racconta l’amicizia tra due braccianti durante la Grande Depressione. Steinbeck intreccia poesia e crudezza per mostrare il lato più umano e tragico del sogno americano.

Pubblicato nel 1937, Uomini e Topi è un’opera breve ma potentissima che ha consacrato John Steinbeck come uno dei massimi narratori del Novecento americano. In poco più di un centinaio di pagine, Steinbeck costruisce un mondo crudo e poetico, dove il sogno e la disperazione convivono senza possibilità di conciliazione. Ambientato nella California rurale durante gli anni della Grande Depressione, il romanzo segue la vicenda di due braccianti agricoli, George e Lennie, amici inseparabili legati da un fragile equilibrio. La prosa essenziale, dura e insieme commossa, è uno dei tratti distintivi dello stile di Steinbeck, qui al massimo della sua incisività.

L'inizio di un cammino segnato dal destino
La narrazione si apre in un paesaggio californiano vibrante di vita naturale ma già carico di presagi. George e Lennie fanno il loro ingresso nella radura come due figure ai margini, portando con sé non solo un sogno semplice — possedere un pezzo di terra — ma anche un’ombra di passati errori. Già dalle prime pagine emerge la dinamica tra i due: George, piccolo e scaltro, si prende cura del gigantesco e infantile Lennie, il cui amore per le cose morbide e la sua forza incontrollabile rappresentano una minaccia costante. L’atmosfera si fa subito tesa e malinconica, anticipando un destino che pare inevitabile. 

 Fragilità umana e solitudine  
Nel microcosmo del ranch, Steinbeck disegna un’umanità spezzata, fatta di uomini soli, affamati non solo di pane ma di contatto umano, di comprensione, di dignità. George e Lennie spiccano proprio perché condividono qualcosa che per gli altri personaggi sembra impossibile: un legame sincero. Ma la società che li circonda è spietata, pronta a calpestare ogni forma di affetto che sfugga alle regole della forza e del profitto. Anche le relazioni più genuine diventano fragili quando sono sottoposte al peso dell’ignoranza, della paura e dell’emarginazione.

Il sogno americano visto da sotto  
Il piccolo progetto di vita dei due protagonisti — "vivere del proprio", allevare conigli, stare lontano dai guai — diventa simbolo di un'illusione collettiva: la promessa di una felicità alla portata di tutti, che però si rivela spesso una chimera. Steinbeck mostra il volto più amaro di quel sogno, non con rabbia ideologica ma con pietà e lucidità. Ogni personaggio ha una sua variante di speranza fallita, e l’epilogo della storia, struggente e crudele, ci ricorda che non tutti possono permettersi di sognare. Uomini e Topi resta così uno specchio fedele della disillusione americana, ancora attuale nel suo sguardo compassionevole e implacabile.

 Federica Chimenti

Scheda libro
Titolo: Uomini e topi
Autore: John Steinbeck
A cura di: Luigi Sampietro
Traduzione di: Michele Mari
Editore: Bompiani
Data di pubblicazione: 19 marzo 2025
Edizione: Copertina flessibile
Lingua: Italiano
Pagine: 144


                          
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