“Ma capita solo a me?”: Peter Orner e l’arte di vivere tra libri e ricordi
In Ma capita solo a me?, Peter Orner intreccia riflessioni letterarie e ricordi personali in una raccolta di meditazioni sulla lettura e sulla scrittura. Con uno stile intimo e frammentario, il libro esplora come i libri possano diventare un modo per abitare il mondo e affrontare il vuoto lasciato dalla perdita e dal silenzio.

06 agosto 2025
Con Ma capita solo a me? (2016), Peter Orner ci regala un libro che è al tempo stesso un atto d’amore per la letteratura e un viaggio intimo nella memoria di chi legge e scrive. Non si tratta di un memoir convenzionale né di una raccolta di saggi letterari in senso stretto. Orner si muove a zig-zag tra autori amati, frammenti di vita personale, pensieri su cosa significhi leggere e vivere, alternando riflessioni folgoranti a confessioni spiazzanti. È un libro composto da meditazioni brevi, che sembrano nate come appunti disordinati e poi, come per una legge invisibile, trovano una loro armonia.
L’inizio: un garage, un lutto, una voce
Il libro si apre con una sorta di non-introduzione ambientata in un garage polveroso pieno di libri, vecchi oggetti e ricordi. Qui Orner ci accoglie nel suo rifugio personale, dove scrive, legge e si confronta con la perdita del padre. Proprio questo lutto segna l’inizio di un lungo blocco creativo, rotto solo dalla lettura. È tra quelle pile di romanzi e racconti, in mezzo a cuscini abbandonati e attrezzi dimenticati, che l’autore comincia a ritrovare se stesso. La narrazione si sviluppa senza una vera trama, seguendo piuttosto il ritmo dell'associazione mentale e della memoria letteraria.
Leggere per esistere
L’opera si interroga su cosa significhi vivere attraverso i libri. Orner descrive la lettura come un gesto carnale e sensuale: le frasi si succhiano come caramelle, si sorseggiano come liquori. Attraverso autori come ?echov, Welty, Rulfo o Babel’, Orner costruisce la propria identità. Ogni volume che lo accompagna sembra offrire una chiave per interpretare la propria esistenza, anche quando le parole non bastano a spiegare il dolore, l’amore, o la disillusione. In questo modo, la letteratura diventa un rifugio, ma anche un campo di battaglia in cui fare i conti con ciò che non si è riusciti a dire nella vita reale.
Scrivere quando non si riesce a scrivere
Infine, Ma capita solo a me? è anche una riflessione sul fallimento della scrittura e sull’impossibilità di ridurre l’esperienza umana a un insieme di regole. La narrativa, per Orner, è una forma di alchimia misteriosa: può nascere da oggetti trascurati, da una sella impolverata o da un vecchio casco, eppure sfugge a ogni logica. Il dolore, la perdita, il rapporto irrisolto con il padre, il ruolo di genitore e persino i dialoghi immaginari con topolini indifferenti: tutto trova spazio in questo mosaico disordinato ma profondamente autentico. E il lettore, pagina dopo pagina, si ritrova come lui, spaesato e vivo, in cerca di un significato.
Federica Chimenti
Scheda libro
Titolo: Ma capita solo a me? Una vita da lettore, letture di una vita
Autore: Peter Orner
Illustratore: Eric Orner
Traduttore: Riccardo Duranti
Editore: Glifi Gallucci
Data di pubblicazione: 9 agosto 2024
Edizione: Copertina flessibile – Illustrato
Lingua: Italiano
Pagine: 448
06 agosto 2025