“Ma capita solo a me?”: Peter Orner e l’arte di vivere tra libri e ricordi

In Ma capita solo a me?, Peter Orner intreccia riflessioni letterarie e ricordi personali in una raccolta di meditazioni sulla lettura e sulla scrittura. Con uno stile intimo e frammentario, il libro esplora come i libri possano diventare un modo per abitare il mondo e affrontare il vuoto lasciato dalla perdita e dal silenzio.

Con Ma capita solo a me? (2016), Peter Orner ci regala un libro che è al tempo stesso un atto d’amore per la letteratura e un viaggio intimo nella memoria di chi legge e scrive. Non si tratta di un memoir convenzionale né di una raccolta di saggi letterari in senso stretto. Orner si muove a zig-zag tra autori amati, frammenti di vita personale, pensieri su cosa significhi leggere e vivere, alternando riflessioni folgoranti a confessioni spiazzanti. È un libro composto da meditazioni brevi, che sembrano nate come appunti disordinati e poi, come per una legge invisibile, trovano una loro armonia.

L’inizio: un garage, un lutto, una voce
Il libro si apre con una sorta di non-introduzione ambientata in un garage polveroso pieno di libri, vecchi oggetti e ricordi. Qui Orner ci accoglie nel suo rifugio personale, dove scrive, legge e si confronta con la perdita del padre. Proprio questo lutto segna l’inizio di un lungo blocco creativo, rotto solo dalla lettura. È tra quelle pile di romanzi e racconti, in mezzo a cuscini abbandonati e attrezzi dimenticati, che l’autore comincia a ritrovare se stesso. La narrazione si sviluppa senza una vera trama, seguendo piuttosto il ritmo dell'associazione mentale e della memoria letteraria.

Leggere per esistere
L’opera si interroga su cosa significhi vivere attraverso i libri. Orner descrive la lettura come un gesto carnale e sensuale: le frasi si succhiano come caramelle, si sorseggiano come liquori. Attraverso autori come ?echov, Welty, Rulfo o Babel’, Orner costruisce la propria identità. Ogni volume che lo accompagna sembra offrire una chiave per interpretare la propria esistenza, anche quando le parole non bastano a spiegare il dolore, l’amore, o la disillusione. In questo modo, la letteratura diventa un rifugio, ma anche un campo di battaglia in cui fare i conti con ciò che non si è riusciti a dire nella vita reale.

Scrivere quando non si riesce a scrivere
Infine, Ma capita solo a me? è anche una riflessione sul fallimento della scrittura e sull’impossibilità di ridurre l’esperienza umana a un insieme di regole. La narrativa, per Orner, è una forma di alchimia misteriosa: può nascere da oggetti trascurati, da una sella impolverata o da un vecchio casco, eppure sfugge a ogni logica. Il dolore, la perdita, il rapporto irrisolto con il padre, il ruolo di genitore e persino i dialoghi immaginari con topolini indifferenti: tutto trova spazio in questo mosaico disordinato ma profondamente autentico. E il lettore, pagina dopo pagina, si ritrova come lui, spaesato e vivo, in cerca di un significato.

Federica Chimenti

Scheda libro
Titolo: Ma capita solo a me? Una vita da lettore, letture di una vita
Autore: Peter Orner
Illustratore: Eric Orner
Traduttore: Riccardo Duranti
Editore: Glifi Gallucci
Data di pubblicazione: 9 agosto 2024
Edizione: Copertina flessibile – Illustrato
Lingua: Italiano
Pagine: 448


Esposizioni a confronto
Uno dei quadri della personale di Carla Bruschi
"Un'inquieta serenità del visibile", la mostra curata dal Critico d'Arte Lorenzo Bonini alla Umanitaria di Milano
25 novembre 2016
Pubblicazioni dai siti dei nostri affiliati
2023, Armando Editore Attualmente in commercio
Libro non più in commercio.
2013, Lìmina edizioni Libro finalista al premio nazionale “Bancarella Sport” 2014 Dal luglio 2015 è in versione tascabile con il marchio TEA del gruppo Gems Libro attualmente in commercio
2018, Kindle Amazon Attualmente in commercio
Dal 12 al 13 luglio la seconda edizione della manifestazione dedicata al nuovo circo, all’affettività e alla gioia condivisa
09 luglio 2025