Il grande show del declino: “quando cadono le stelle” di Gian Paolo Serino
Quando cadono le stelle di Gian Paolo Serino narra vite fragili dietro il successo, intrecciando genio, dolore e caduta. Tra rimpianti e redenzione, il romanzo mostra come la fine possa aprire la strada a una nuova luce.

24 giugno 2025
Nel romanzo Quando cadono le stelle (2016), Gian Paolo Serino costruisce un mosaico narrativo composto da vite apparentemente distanti ma accomunate da un filo rosso: la fragilità umana dietro le maschere del successo, dell’arte e del potere. Un’opera intensa e visionaria, capace di unire letteratura e critica sociale in una narrazione dai toni malinconici e potenti, che riflette sulle illusioni e le disillusioni della modernità.
Il romanzo si apre con un monologo interiore che sembra appartenere a un artista leggendario, riconoscibile nel ritratto di Pablo Picasso. L’uomo — che si autodefinisce “il più grande artista che sia mai esistito” — è seduto su una spiaggia di Juan-les-Pins. Mentre osserva il mare e i bambini che giocano, riflette sulla propria esistenza, sulle donne amate (o forse solo usate), e sul senso ultimo dell’arte. La scena iniziale è contemplativa, ma satura di rimorsi, presagi e desideri di redenzione, anticipando il conflitto tra genio creativo e autodistruzione.
Nel cuore di Quando cadono le stelle di Gian Paolo Serino pulsa la fragile umanità nascosta dietro le luci abbaglianti del successo e del genio artistico, un mondo in cui talento, follia e autodistruzione si intrecciano. L’infanzia, evocata non come semplice nostalgia ma come età sacra e pura, diventa simbolo di un’arte incontaminata, minacciata dalle rigide catene della società e delle sue regole soffocanti. Attorno a figure spezzate — un artista tormentato, un attore perduto, un impiegato in cerca di redenzione — si dipanano storie di vite interrotte, segnate da crolli emotivi e trasformazioni dolorose, riflesso di un’epoca spettacolare e disorientata. Sullo sfondo emergono le ombre del passato: guerre, traumi e violenze istituzionali che continuano a segnare il presente, facendo del trauma, in tutte le sue forme, il motore profondo del racconto. E così, in un intreccio di arte, follia, dolore e morte, Serino ci chiede: cosa resta dell’uomo quando le stelle cadono? Forse è proprio nella caduta che si cela la possibilità di una nuova luce, di un riscatto inatteso, di un risveglio dell’anima.
Il titolo Quando cadono le stelle è più di una semplice metafora: è la sintesi di una riflessione sul mito, sul talento e sulla rovina. Serino ci mostra che dietro ogni icona, dietro ogni “stella” della nostra epoca, si nasconde una verità scomoda e spesso dimenticata. È nel momento della caduta che si rivelano le crepe dell’anima, e forse, proprio lì, si apre la possibilità di un riscatto o almeno di una sincera presa di coscienza. La caduta, quindi, non è solo declino, ma anche rivelazione e potenziale rinascita.
Federica Chimenti
Leggi la recensione integrale
Aderisci al Gruppo Facebook Pubblico del Club Milanese della Cultura
Leggi la recensione integrale
Aderisci al Gruppo Facebook Pubblico del Club Milanese della Cultura
Scheda del libro
Autore: Gian Paolo Serino
Titolo: Quando cadono le stelle
Editore: Baldini + Castoldi
Data di pubblicazione: 19 maggio 2016
Pagine: 220
Formato: Copertina flessibile
Lingua: Italiano
Titolo: Quando cadono le stelle
Editore: Baldini + Castoldi
Data di pubblicazione: 19 maggio 2016
Pagine: 220
Formato: Copertina flessibile
Lingua: Italiano
24 giugno 2025