“Il condominio” quando l’uomo moderno torna alla giungla
Quando il grattacielo diventa giungla: una distopia verticale che smaschera il fragile equilibrio della civiltà urbana

23 giugno 2025
Un elegante condominio in una zona residenziale, costruito secondo le più avanzate tecnologie, è in grado di garantire l'isolamento ai suoi residenti ma si dimostrerà incapace di difenderli. Il grattacielo londinese di vetro e cemento, alto quaranta piani e dotato di mille appartamenti, è il teatro della generale ricaduta nella barbarie di un'intera classe sociale emergente. Viene a mancare l'elettricità ed è la fine della civiltà, la metamorfosi da paradiso a inferno, la nascita di clan rivali, il via libera a massacri e violenza. Il condominio, con i piani inferiori destinati alle classi inferiori, e dove via via che si sale in altezza si sale di gerarchia sociale, si trasforma in una prigione per i condomini che, costretti a lottare per sopravvivere, danno libero sfogo a un'incontenibile e primordiale ferocia.
Una colazione inquietante
Il romanzo si apre con una scena disturbante: il protagonista, Robert Laing, fa colazione con carne di cane sul balcone del suo appartamento. Il dettaglio crudo anticipa tutto ciò che verrà. Siamo al venticinquesimo piano, nel cuore di un edificio che avrebbe dovuto rappresentare l’apice della razionalità urbana — e che invece diventerà una giungla.
Tecnologia, alienazione, decadenza
Nel condominio di Ballard, la tecnologia, anziché migliorare la vita, crea un ambiente di isolamento e disillusione. I moderni comfort del grattacielo – ascensori, porte automatiche e sistemi centralizzati – invece di unire, alienano i residenti, che si rifugiano in una routine priva di contatti significativi. Il palazzo, simbolo di modernità e progresso, diventa una prigione di decadenza sociale, dove la tecnologia favorisce la regressione, non il riscatto. La promessa di un mondo migliore, attraverso l'innovazione, si trasforma in una lenta disintegrazione morale e psicologica, condannando gli individui alla solitudine e al caos.
Una distopia ancora attuale
Quasi cinquant’anni dopo la sua uscita, Il condominio resta straordinariamente attuale. In un mondo sempre più urbanizzato, verticalizzato e digitalizzato, i temi della solitudine, dell’incomunicabilità, della fragilità del vivere civile risuonano con forza. Le città del futuro non sono solo più alte: sono anche più isolate. E in ogni piano, come nel romanzo di Ballard, può celarsi il seme del caos.
Un monito architettonico e umano
Ballard non offre risposte, né soluzioni. Il suo è un monito: la civiltà è una vernice sottile, pronta a scrostarsi alla prima crepa. In Il condominio, la giungla non sta fuori, ma dentro di noi. Ed è a ogni piano.
Federica Chimenti
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Scheda del libro
Titolo: Il condominio
Autore: James Graham Ballard
Traduttore: P. Lagorio
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 9 luglio 2014 (edizione italiana)
Lingua: Italiano
Lunghezza: 192 pagine
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23 giugno 2025