Il rombo dei motori e il profumo di avventura torneranno a farsi sentire a Legnano domenica 21 settembre, quando la città si trasformerà per un giorno nel palcoscenico della leggenda: la Parigi-Dakar. La quinta edizione di “C’era una volta la Parigi Dakar” e il sesto raduno internazionale Honda Africa Twin Marathon promettono di riportare il pubblico nel cuore di un’epopea fatta di coraggio, deserto e sogni impossibili.

Ospite d’onore sarà madame Diane Thierry-Mieg, moglie di Thierry Sabine, il visionario fondatore della Dakar che nel 1979 inventò un raid capace di trasformare il Sahara in una pista di avventure umane e meccaniche. La sua presenza a Legnano è un tributo allo spirito originario della corsa e al legame indissolubile tra memoria e futuro.

Dietro l’evento c’è la passione di Patrizia Alli e della scuola Jubilate, che hanno saputo unire motori e musica in un progetto che ha anche una finalità benefica: raccogliere fondi per borse di studio destinate ai giovani allievi. «La Dakar era una sfida autentica, fatta di coraggio e passione – racconta Alli –. Vogliamo tramandarne lo spirito attraverso i mezzi originali, i racconti dei piloti e la presenza di protagonisti che hanno scritto pagine epiche della corsa».

A Legnano arriveranno grandi nomi: Silvia Giannetti, Claudio Terruzzi, Aldo Winkler, Roberto Boano, Beppe Gualini e tanti altri. Insieme a loro anche piloti francesi che hanno vissuto la Dakar negli anni d’oro, come Marilyne Lacombe, Philippe Vassard e Serge Bacou. A raccontare quelle avventure, con le sue immagini diventate leggenda, sarà il fotografo Gigi Soldano, testimone privilegiato di un’epoca irripetibile.

Via Abruzzi 19, davanti alla scuola di musica Jubilate, sarà il cuore della manifestazione: alle 10.00 l’esposizione delle “navi del deserto”, alle 11.00 la parata guidata dal sindaco Lorenzo Radice per le vie della città, e nel pomeriggio i talk con i protagonisti, condotti dal giornalista Alberto Porta. Un programma che promette emozioni, racconti e la possibilità di toccare con mano le moto che hanno sfidato dune e orizzonti infiniti.

«Portare a Legnano i protagonisti della Dakar significa restituire valore al territorio», sottolinea Roberto Scazzosi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, tra i principali sostenitori. E infatti qui non si celebra solo il mito del rally africano, ma anche un modo di intendere lo sport come cultura, memoria e occasione di solidarietà. Il 21 settembre, tra il rombo dei motori e il calore della comunità, Legnano si scoprirà capitale per un giorno della grande avventura africana.