Lombardia, un set a cielo aperto che investe sul futuro del cinema
Dalla Mostra di Venezia nuovi bandi, festival e progetti per sale e giovani: la Regione punta a diventare capitale nazionale della settima arte

04 settembre 2025
Un tappeto rosso diverso dal solito ha accolto la Lombardia all’Hotel Excelsior di Lido di Venezia, dove la Regione ha presentato la sua strategia per il cinema durante l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Non solo riflettori e star, ma numeri, progetti e risorse concrete: quasi 10 milioni di euro destinati nel 2025 a sostenere produzioni, sale, festival e formazione dei giovani spettatori. «Il cinema è industria, lavoro, sviluppo economico, ma anche linguaggio educativo e strumento di crescita culturale», ha sottolineato l’assessore alla Cultura Francesca Caruso, protagonista del panel “Lombardia: una Regione per il Cinema” accanto a Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, e a Mariagrazia Fanchi, presidente di Fondazione Lombardia Film Commission.
Una regione che guarda più film di tutte
Con 15 milioni di spettatori nel 2024 e quasi mezzo milione di titoli proiettati, la Lombardia si conferma la regione italiana più appassionata di cinema. Un sistema che conta oltre 1.700 imprese e più di 16.000 addetti, un vero e proprio distretto culturale ed economico che chiede visione e sostegno.
Dalle sale ai festival, un ecosistema da rafforzare
Sul tavolo ci sono risorse per tutti i livelli della filiera: 3 milioni già investiti con il bando “Lombardia per il Cinema”, altri 3 milioni in arrivo in autunno per sostenere nuove produzioni, 5 milioni per ammodernare le sale, 500.000 euro per garantire programmazioni di qualità. E poi i festival, da Bergamo Film Meeting a Le Vie del Cinema, fino al Noir Festival e al Cinema Africano, d’Asia e America Latina, per un mosaico che intreccia culture, territori e comunità.
Giovani spettatori, cittadini di domani
L’attenzione però non si ferma al presente. Con “Schermi di Classe”, progetto nato nel 2016 e rilanciato negli ultimi anni, quasi 200.000 ragazzi hanno già varcato la soglia delle sale, scoprendo il grande schermo come spazio di emozioni e di confronto. Nell’ultimo anno oltre 38.000 studenti lombardi hanno vissuto questa esperienza. «È così che si educano nuove generazioni al linguaggio del cinema – ha ricordato Caruso –: offrendo storie capaci di aprire occhi e menti».
Un orizzonte che si allarga
Tra i nuovi strumenti annunciati figurano anche fondi per lo sviluppo di opere audiovisive, fino a 30.000 euro per fiction e animazione, 15.000 per documentari, oltre a risorse per progetti speciali. Una rete di opportunità pensata per autori, produttori, festival, sale e scuole, con un obiettivo chiaro: trasformare la Lombardia in un set permanente, capace di attrarre produzioni, far crescere talenti e restituire ai cittadini la magia della settima arte. A Venezia, tra il luccichio dei flash, la Lombardia ha portato un messaggio concreto: il cinema non è solo spettacolo, ma un investimento sul futuro.
04 settembre 2025