Borghi dipinti, la Lombardia che racconta storie sui muri

Da Parlasco a Gravellona Lomellina, un patrimonio diffuso di murales e affreschi che unisce memoria, identità e turismo culturale

In Lombardia l’arte non si limita a musei e gallerie: spesso si incontra sui muri delle case, nei vicoli e nelle piazze. Sono i “borghi dipinti”, piccoli centri dove le facciate diventano tele che raffigurano leggende, mestieri e scene di vita quotidiana, trasformando l’abitato in un museo a cielo aperto. Un patrimonio che intreccia creatività popolare e radici storiche, offrendo nuove opportunità di turismo culturale e di valorizzazione dei territori.

«La bellezzasottolinea l’assessore regionale alla Cultura, Francesca Carusonon è solo nei grandi musei o nei centri storici, ma anche nei luoghi meno noti, dove l’arte sui muri racconta tradizioni e memorie. Valorizzarli significa rafforzare il legame con le comunità e offrire esperienze autentiche di scoperta».

Esempi non mancano. In Alta Valsassina, a Parlasco (Lecco), quattordici affreschi richiamano la leggenda del bandito Lasco, resa celebre da Antonio Balbiani. Sempre nel Lecchese, a Taceno, i murales del 2007 raccontano antichi mestieri e botteghe. Ad Arcumeggia, nel Varesotto, già dagli anni Cinquanta le case ospitano scene di vita quotidiana: qui nacque la Casa del Pittore, ancora oggi attiva. Sempre in provincia di Varese, Cadero è stato decorato dagli studenti dell’Accademia di Brescia, mentre a Peveranza (Cairate) pannelli dipinti riportano le tradizioni lavorative del borgo. Nel Comasco, Caglio celebra Giovanni Segantini con quindici tavole a grandezza naturale, mentre Cadorago ospita il più grande museo a cielo aperto d’Italia, con oltre trecento opere di artisti italiani e stranieri. Sul Lago di Lugano, a Claino con Osteno, il progetto avviato nel 2015 ha disseminato cinquanta opere per le vie del borgo. In Bergamasca, Calcio è ormai noto per i suoi cinquanta murales che raccontano la storia e la quotidianità del paese. A Belprato (Pertica Alta, Brescia), ogni estate nuove opere arricchiscono l’iniziativa “Belprato Paese Dipinto”, mentre a Gravellona Lomellina (Pavia) l’arte arriva persino su marciapiedi e cabine elettriche, trasformando il borgo in un vero “paese d’arte”. Nel Mantovano, Guidizzolo ha dedicato quattro edizioni tra il 2007 e il 2010 ad affreschi ispirati a velocità, moda e pace. A Crotta d’Adda (Cremona), invece, il progetto “Crotta dipinta” unisce dal 2007 arte e natura, con affreschi che raccontano l’acqua e il fiume.

«Con i borghi dipintiaggiunge Carusola Lombardia dimostra come l’arte possa diventare parte della vita quotidiana. Ogni murales è un tassello di identità e memoria». In vista di Milano-Cortina 2026, conclude l’assessore, questo patrimonio diffuso rappresenta «un’occasione per mostrare al mondo un’altra Lombardia: non solo grandi città e montagne, ma anche piccoli centri che custodiscono storia, tradizioni e creatività».
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