Al MUCIV di Roma le fiabe diventano realtà: aperta la mostra “Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana” |Gallery|

Un viaggio inclusivo tra arte, tradizioni e narrazione, che rilegge il patrimonio popolare italiano alla luce dell’accessibilità e del confronto culturale

È stata inaugurata il 23 luglio 2025 al Museo delle Civiltà (MUCIV) di Roma la mostra “Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana”, un ambizioso progetto espositivo che trasforma il museo in uno spazio aperto all’inclusione e alla partecipazione, dove il racconto fiabesco diventa chiave simbolica per leggere il presente attraverso il patrimonio culturale del passato.

Curata da Massimo Osanna, Direttore generale Musei del Ministero della Cultura, e da Andrea Viliani, Direttore del MUCIV, la mostra si presenta come un manifesto di cultura pubblica accessibile, pensata per coinvolgere pubblici differenti e ridefinire il museo come luogo di confronto, trasformazione e crescita collettiva.

Il percorso espositivo si snoda attraverso oltre 500 opere, tra dipinti, disegni, costumi, strumenti musicali, oggetti del quotidiano, fotografie e filmati, che intrecciano arti e tradizioni popolari, mettendo in luce come le fiabe riflettano la storia reale delle comunità italiane. L’allestimento adotta la struttura simbolica della fiaba, ispirandosi alla visione di Italo Calvino, secondo cui “le fiabe sono vere” perché connettono mito e realtà, individuale e collettivo, natura e cultura.

A guidare il pubblico è una nuova fiaba originale, scritta dalla narratologa Elena Zagaglia, il cui protagonista, Elio, conduce i visitatori in un viaggio attraverso la diversità, il meraviglioso e la scoperta di sé. Il racconto, accessibile in audio, linguaggio semplificato, CAA, LIS e ASL, è collegato a nove opere della collezione permanente e rappresenta un invito trasversale a vivere l’esperienza museale come avventura trasformativa.

Accessibilità e inclusione sono i pilastri del progetto, sviluppato con un’attenzione particolare ai bisogni sensoriali, cognitivi e relazionali. Il percorso è stato realizzato in collaborazione con numerose associazioni, tra cui AIPD, ANFFAS, ENS, FAND, FISH e UICI, con il coordinamento di Miriam Mandosi. L’obiettivo: superare la visione dell’accessibilità limitata alla disabilità, per promuovere un’idea di museo che favorisca benessere, partecipazione e autorealizzazione per tutte e tutti.

Gli strumenti informativi sono disponibili anche in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e Americana (ASL), e il percorso include un’esperienza tattile con oggetti originali, per coinvolgere anche i visitatori con disabilità visiva.

La mostra sarà visitabile fino al 1° marzo 2026. L’allestimento, progettato dallo studio Formafantasma con la co-progettazione dell’architetta Maria Rosaria Lo Muzio, è frutto del lavoro congiunto della Direzione generale Musei, del MUCIV e dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI), con la collaborazione curatoriale di Cristiana Perrella.

Un’occasione unica per scoprire, attraverso il linguaggio universale della fiaba, la profondità della storia popolare italiana, in un museo che si apre a tutti, parlando al cuore e all’immaginazione.
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