Capodanno a teatro: “La locandiera” di Goldoni accoglie il 2026 al San Babila
Il 31 dicembre lo spettacolo va in scena fino alla mezzanotte con brindisi finale in compagnia degli attori. La celebre commedia tornerà poi dall’8 al 15 febbraio
Il cast al completo
19 dicembre 2025
Il Teatro San Babila di Milano sceglie un grande classico del teatro italiano per salutare l’arrivo del nuovo anno. La sera del 31 dicembre, alle ore 22, il palcoscenico ospiterà La locandiera di Carlo Goldoni, interpretata dalla Compagnia del Teatro San Babila, accompagnando il pubblico fino allo scoccare della mezzanotte e al brindisi collettivo con gli attori per dare il benvenuto al 2026.
La magia della commedia goldoniana tornerà poi in scena dall’8 al 15 febbraio 2026, offrendo una nuova occasione per riscoprire uno dei testi più celebri del Settecento italiano. Scritta a metà del XVIII secolo, La locandiera rappresenta uno snodo fondamentale della riforma teatrale di Goldoni, che abbandona le maschere tradizionali per dare vita a personaggi realistici, psicologicamente complessi e profondamente umani.
In un’epoca in cui la donna era spesso relegata a un ruolo subordinato e domestico, Goldoni opera un deciso ribaltamento dei modelli sociali. Le sue protagoniste femminili emergono come figure autonome e consapevoli, capaci di determinare il proprio destino. Mirandolina incarna pienamente questa visione: giovane e brillante proprietaria di una locanda fiorentina, governa con intelligenza e ironia le dinamiche sentimentali che si intrecciano intorno a lei.
A corteggiarla sono il decaduto Marchese di Forlipopoli, il facoltoso Conte d’Albafiorita e il fedele cameriere Fabrizio. A sconvolgere gli equilibri entra in scena il Cavaliere di Ripafratta, fiero misogino e dichiaratamente ostile all’amore. La sua ostentata indifferenza diventa per Mirandolina una sfida personale, mentre l’arrivo delle due attrici comiche Ortensia e Dejanira, che si fingono nobildonne, aggiunge ritmo e intrecci alla vicenda.
Non a caso Goldoni considerava La locandiera una delle sue opere più morali e istruttive, una commedia capace di smascherare la presunzione e mettere in guardia dai pericoli dell’illusione. Un classico senza tempo che, tra ironia e profondità, si prepara a illuminare il Capodanno milanese.
19 dicembre 2025
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