Svizzera: stop definitivo all’FM dal 1° gennaio 2027
Per gli svizzeri solo DAB+ e web radio, mentre in Italia l’FM resta predominante e cresce il dibattito sulle auto senza autoradio

Svizzera: stop alla FM, il futuro è digitale
La Svizzera si prepara a dire addio alla radio in modulazione di frequenza. La SSR ha già interrotto le trasmissioni in FM a fine 2024 e le emittenti private dovranno completare la transizione entro il 31 dicembre 2026. Dal 1° gennaio 2027 l’ascolto sarà possibile solo tramite DAB+ o in streaming. L’obiettivo è modernizzare il sistema radiofonico, ridurre i costi energetici e garantire una qualità del suono superiore, con una copertura più stabile anche nelle aree montane.
Perché questa scelta: tecnologia ed efficienza
Il passaggio al DAB+ consente di trasmettere più stazioni sullo stesso spettro, riducendo i consumi e ottimizzando le risorse. La scelta è anche un passo verso la sostenibilità: le infrastrutture digitali permettono un minor impatto ambientale rispetto alla tradizionale FM.
I timori delle radio private
Le emittenti private temono un calo della pubblicità e la perdita di una parte dell’audience. In particolare, la fascia di popolazione più anziana potrebbe faticare a passare al digitale, con il rischio di una riduzione complessiva degli ascolti e di un indebolimento del sistema radiofonico locale.
La fuga degli ascoltatori verso Italia e Francia
Lo spegnimento della FM ha già favorito lo spostamento di migliaia di ascoltatori verso stazioni italiane e francesi. In Ticino circa 8.000 persone si sintonizzano sulle emittenti italiane, mentre nella Svizzera francese circa 50.000 preferiscono le radio transalpine. Un fenomeno che rischia di erodere il mercato interno.
Italia: l’FM resta dominante
In Italia non esiste un piano di spegnimento dell’FM e la transizione al digitale procede lentamente. Oltre l’85% degli ascolti radiofonici avviene ancora tramite FM, mentre il DAB+ non supera il 15%. I dati confermano che l’FM è ancora la tecnologia più radicata, soprattutto per l’ascolto in auto e nelle aree rurali.
Diffusione del DAB+ in Italia
Il DAB+ copre circa l’83-88% della popolazione, con maggiore presenza al Nord e nelle grandi città. Tuttavia, il Sud e molte aree periferiche restano scoperte. Dal 2020, per legge, tutti i dispositivi radio venduti in Italia devono avere la compatibilità digitale, ma la diffusione reale è ancora limitata.
Cosa aspettarsi nei prossimi anni
In Italia l’FM continuerà a convivere con il DAB+ ancora a lungo. Per accelerare la transizione serviranno investimenti nelle infrastrutture e campagne di comunicazione per sensibilizzare gli ascoltatori. Senza un piano nazionale, è difficile immaginare uno switch-off simile a quello svizzero.
Auto senza radio: il nuovo rischio per l’informazione
Il mercato automobilistico complica ulteriormente il quadro. Sempre più case costruttrici, soprattutto nel settore elettrico, eliminano le autoradio tradizionali in favore di sistemi di infotainment connessi e integrati con smartphone. L’AGCOM ha lanciato un allarme: circa 26 milioni di italiani rischiano di non avere più accesso gratuito alla radio in auto, con conseguenze importanti per l’informazione e la sicurezza, visto che la radio resta un presidio essenziale in caso di emergenza.
Giulio Carnevale