Mostra “Una collezione inattesa” alle Gallerie d’Italia: l’arte degli anni Sessanta e l’omaggio a Robert Rauschenberg

Le Gallerie d’Italia di Milano ospitano Una collezione inattesa, una mostra dedicata all’arte degli anni Sessanta con oltre 60 opere, tra cui un omaggio a Robert Rauschenberg nel centenario della sua nascita. Un percorso unico tra Europa e Stati Uniti attraverso capolavori della Collezione Agrati.

Photo Credits Stefano Brigati

Alle Gallerie d’Italia di Milano è in corso una mostra che si distingue per la ricchezza delle opere esposte e per la qualità del dialogo che queste instaurano tra loro. Una collezione inattesa. La nuova arte degli anni Sessanta e un omaggio a Robert Rauschenberg racconta un momento decisivo dell’arte contemporanea, proponendo un percorso che attraversa due decenni di grandi trasformazioni stilistiche e concettuali.
La mostra, curata da Luca Massimo Barbero, visibile fino al 5 ottobre 2025, presenta oltre sessanta opere provenienti dalle collezioni di Intesa Sanpaolo, con un nucleo rilevante tratto dalla prestigiosa Collezione Luigi e Peppino Agrati. Molti dei lavori in mostra vengono esposti per la prima volta al pubblico, restituendo così uno sguardo autentico e raro su un periodo di straordinaria vitalità artistica.

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Robert Rauschenberg e il cuore dell’esposizione

Il fulcro della mostra è un omaggio a Robert Rauschenberg, figura centrale dell’arte americana del dopoguerra. Nel centenario della sua nascita, vengono presentate al completo le 17 opere dell’artista conservate nella Collezione Agrati. Un insieme di lavori che testimonia il rapporto profondo tra Rauschenberg, l’Italia e il collezionista Peppino Agrati.
Tra i capolavori in mostra spicca Blue Exit (1961), affiancato da litografie e grandi composizioni che restituiscono la complessità della ricerca dell’artista. La selezione rivela non solo la sua audacia tecnica, ma anche l’attenzione costante per i temi politici e sociali del suo tempo.

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Tra Europa e Stati Uniti: un confronto diretto

Il percorso espositivo propone un confronto serrato tra le sperimentazioni europee e quelle americane, tracciando un itinerario che parte dalle ricerche monocrome di Yves Klein, Lucio Fontana e Piero Manzoni per arrivare alle forme minimali e ai linguaggi più radicali dell’arte d’oltreoceano.
Accanto alle opere dei pionieri europei si trovano lavori di Carl Andre, Robert Ryman, Richard Serra e Robert Mangold: presenze rare nelle collezioni italiane, qui inserite in un contesto che ne esalta il dialogo con la scena europea. Il confronto si fa diretto e talvolta inatteso, rivelando affinità profonde e divergenze nette tra i due versanti dell’Atlantico.

Photo Credits Stefano Brigati

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Voci e sguardi del XX secolo

La mostra si arricchisce della presenza di figure iconiche come Andy Warhol, con le celebri serie Marilyn, Electric Chairs e Mao Tse-Tung, e Jean-Michel Basquiat, protagonista indiscusso della scena newyorkese degli anni Ottanta. Completano il panorama opere di Roy Lichtenstein, Enrico Castellani, Michelangelo Pistoletto e Jannis Kounellis. Il percorso non segue una scansione cronologica, ma si costruisce attraverso relazioni, opposizioni e continuità visive e concettuali. Le opere si dispongono lungo le ampie sale delle Gallerie d’Italia creando un racconto che si sviluppa per analogie, contrasti e rimandi, invitando il visitatore a immergersi nel fermento culturale e nella rottura degli schemi che caratterizzarono quegli anni.

Photo Credits Stefano Brigati

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La Collezione Agrati e la cultura del collezionismo

Elemento centrale della mostra è la Collezione Agrati, una delle raccolte più significative del secondo Novecento italiano. Frutto di un legame diretto e partecipe con gli artisti, la collezione riflette lo sguardo curioso e lungimirante dei fratelli Agrati, capaci di riconoscere e sostenere le avanguardie artistiche in anni di grandi cambiamenti. Il progetto espositivo rappresenta un ulteriore passo nel percorso di valorizzazione che Intesa Sanpaolo dedica a questa collezione, mettendo in luce il ruolo attivo del collezionismo nel dare forma alla storia dell’arte contemporanea.

Una collezione inattesa non si limita a documentare un’epoca: ne ricostruisce le tensioni, i gesti e le visioni. È un’occasione per riscoprire opere che hanno contribuito a ridefinire i confini dell’arte e per osservare da vicino la traiettoria che ha portato il baricentro del mondo artistico dall’Europa agli Stati Uniti.

Stefano Brigati

Gallerie d'Italia - Milano
Dal 30 maggio al 5 ottobre 2025

Ingresso intero 10 euro, ridotto 8 euro, ridotto speciale 5 euro per clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo e under 26; gratuità per convenzionati, scuole, minori di 18 anni e ogni prima domenica del mese, dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo

Info https://gallerieditalia.com

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