Alla Milano Fashion Week Uomo, Dolce & Gabbana riscrive le regole del guardaroba maschile partendo da un capo che, fino a poco tempo fa, era confinato tra le mura domestiche: il pigiama. Con la nuova collezione Primavera/Estate 2026, la maison italiana propone una visione sorprendente e raffinata della moda maschile, trasformando l'indumento simbolo del relax in una dichiarazione di stile.

Il pigiama smette di essere solo sinonimo di comfort notturno e diventa la base attorno a cui si costruisce un'intera estetica, sofisticata ma disinvolta, capace di muoversi con eleganza tra giorno e sera. I tessuti morbidi e naturali – come il cotone leggero e la seta – si combinano con silhouette ampie e destrutturate, regalando una nuova libertà al corpo e a chi lo veste.

La sfilata ha mostrato un’infinita varietà di interpretazioni del pigiama: a righe, in tinta unita, con dettagli animalier o decorazioni floreali, indossato sotto cappotti morbidi, cardigan leggeri o giacche in pelle dall’aria vintage. Gli abbinamenti sono audaci ma calibrati: sotto i completi rilassati si intravedono canotte sport, mentre sopra si stratificano accessori inaspettati, come collane vistose, occhiali retrò, e borse oversize. Anche le calzature raccontano questa filosofia: ciabatte, slide e sneakers completano i look con un tocco di nonchalance curata nei minimi dettagli.

La palette cromatica della collezione si muove tra tonalità neutre e naturali – sabbia, panna, celeste, cacao – ma non rinuncia a spunti più decisi, come il blu ottanio o il bordeaux profondo. Le fantasie spaziano dal rigato classico ai motivi animalier reinterpretati con ironia, senza mai cadere nell’eccesso.

Nel finale, il pigiama si veste di luce: pietre applicate, ricami artigianali e texture preziose elevano l’outfit da casa a proposta da red carpet. Un gesto che riflette perfettamente lo spirito della collezione: portare il privato nel pubblico, con orgoglio e naturalezza.

La scelta del pigiama come protagonista non è solo estetica, ma anche culturale. Dolce & Gabbana intercetta il desiderio contemporaneo di un’eleganza più personale, meno rigida, che mescola il comfort quotidiano con l’attenzione al dettaglio. È la moda che segue il ritmo della vita reale, fatta di sovrapposizioni, libertà e coerenza.

Più che una collezione, “Pyjama Boys” è una dichiarazione d’intenti: l’idea che la moda possa partire da un capo semplice e trasformarlo in un simbolo di modernità e stile. E se un tempo il pigiama era solo per dormire, oggi diventa il pezzo chiave di una nuova eleganza urbana.
Stefano Brigati