La spada nella roccia

Excalibur: la misteriosa e magica spada di Re Artù. L’oggetto più celebre di tutto il ciclo bretone. La spada nella roccia è la leggenda più famosa d'Europa, anche grazie alla circolazione di diverse opere letterarie e pellicole cinematografiche. Il racconto vede mago Merlino annunciare pubblicamente che solamente l’uomo in grado di estrarre Excalibur dalla roccia nella quale era stata conficcata, sarebbe diventato re. Artù fu l’unico in grado di compiere tale miracolo e dopo aver estratto la spada, venne unto con l’olio santo alla presenza di tutti i baroni e incoronato re. Leggi »

Miti e leggende del Medioevo: il Prete Gianni

Dal punto di vista mitologico e leggendario, il Medioevo è una delle epoche storiche più ricche e prolifiche. Numerosi sono stati i luoghi, i popoli e le creature che hanno animato l’immaginario dell’uomo medievale. Fra i personaggi più noti vi è un sovrano sacerdote il cui mito, a partire dalla seconda metà del XII secolo, si è diffuso in tutto l’Occidente ed è sopravvissuto ben oltre la conclusione canonica del Medioevo: il Prete Gianni. Leggi »

Lettere dalle Gallie

Uno dei maggiori condottieri dell’antichità è sicuramente Caio Giulio Cesare. La sua fama è troppo spesso ricondotta esclusivamente al suo triste epilogo tra le mura del senato romano. La cultura che tanto appassionò questo personaggio, e che contribuì a renderlo forse l’uomo più potente del suo tempo, sembra occultarsi all’ombra del carattere accentratore che determinò la sua politica. Il De bello Gallico, di cui è autore, è una testimonianza, assieme al De bello Civili, della sua parentesi da letterato. Leggi »

De bello Iudaico

Di tutti i nemici che l’antica Roma ebbe nel corso della sua storia, solo i Parti e gli Ebrei furono un ostacolo veramente difficile da superare. Tuttavia i primi erano esterni ai confini; questo comportava per gli eserciti partici la necessità di assaltare il limes, affrontare le truppe di confine, i fortilizi interni, le truppe delle campagne provinciali (i limitanei), prima di arrivare al cuore di una circoscrizione territoriale. Per gli ebrei invece la questione era molto più favorevole: erano già all’interno dei domini di Roma, e la loro ira si poteva scagliare direttamente contro i nemici, senza dover affrontare la tenace difesa in profondità delle frontiere romane. Leggi »
Esposizioni a confronto
Uno dei quadri della personale di Carla Bruschi
"Un'inquieta sernità del visibile", la mostra curata dal Critico d'Arte Lorenzo Bonini alla Umanitaria di Milano