Si fa presto a dire Dio

Il saggio di Paolo Scarpi, edito per i tipi di Ponte alle Grazie, ben si inserisce nel quadro della produzione storico-religiosa della scuola italiana inaugurata da Pettazzoni e che ha avuto in De Martino il suo massimo esponente.

Scritto con linguaggio piano e accessibile anche ad un pubblico non specialistico, è una buona introduzione alle complesse questioni religiose che vengono talora solo accennate e talaltra ben delineate grazie alla ripetizione di schemi lineari. Se, talvolta, questa ripetitività può apparire un po’ pesante, salaci punte polemiche rintuzzano lo stupore e la brama di conoscenza del lettore introducendo motivi di discussione e, a volte, inducendo spunti di disaccordo con l’autore che certo non indietreggia davanti alla discussione. 


Già il sottotitolo del libro invoglia al dibattito: riflessioni per un multiculturalismo religioso. In definitiva il libro è un saggio agile che presenta molti punti di interesse: è, insomma, una buona introduzione agli studî storico-religiosi che fornisce la possibilità di iniziare a riflettere sulle religioni e sugli dei come cuore pulsante di un archetipico universo simbolico – tutto da indagare – che rappresenta l’intera attività umana. Questi simboli religiosi – “la religione riposa sulla distinzione essenziale dell’uomo dalla bestia; le bestie non hanno religione. […] L’essere dell’uomo in ciò che lo distingue dalla bestia è non solo il fondamento, ma anche l’oggetto della religione. L’essenza dell’uomo in generale.” affermò Feuerbach – sono fondamentali nell’indagine relativa al rapporto tra sé e l’altro e, soprattutto, al rapporto più problematico, violento e sofferto fra sé e sé.

Esposizioni a confronto
Uno dei quadri della personale di Carla Bruschi
"Un'inquieta sernità del visibile", la mostra curata dal Critico d'Arte Lorenzo Bonini alla Umanitaria di Milano
Paesaggio N.8, acquarello su cartoncino, 36x51 cm, 2015
Tanto più forte l'arte imita la vita, quanto più forte la vita imita l'arte.
danseur blanc I, pastello bianco su cartoncino 35x50, 2016, Canosso
La bellezza di un corpo, che innocente, balla al chiaro di luna
Dimensioni 24x32 cm, acquarello su carta, 2013.
Una mostra per ricordare l'arte e l'impegno del pittore e poeta recentemente scomparso, Giovanni Torres La Torre
La ripresa delle attività è una liberazione
Giornata dei lavoratori.
Il settimo appuntamento del