Con due anni di ritardo Wagner ritrova casa a Bayreuth
E’ stata riaperta al pubblico a Bayreuth, dopo 5 anni di restauri costati oltre 20 milioni di euro, Villa Wahnfried, la dimora dove Wagner, trovò pace creativa, di vita e familiare, concluse il Crepuscolo degli Dei e creò Parsifal, sua ultima opera. Riaperta la storica dimora, peccato che il centenario Wagneriano fosse due anni fa. Fosse successo in Italia...
Riapre Wahnfried, la casa museo a Bayreuth di Richard Wagner dove
il compositore tedesco visse i suoi ultimi anni e dove finì "Il
crepuscolo degli Dei" e mise mano al "Parsifal".
Un
intervento davvero corposo: 20 i milioni di euro spesi complessivamente
per riportarla agli antichi splendori per cinque anni di lavoro. Due in
più rispetto a quelli previsti originariamente, che dovevano
permetterne l'apetura nel 2013 in coincidenza con il centenario della
nascita del musicista.
Il nome della villa era
stato scelto proprio da Wagner unendo le parole "Wahn" (illusione) e
"Fried" (pace) collocate in una iscrizione sul frontale dell'edificio:
"Qui dove le mie illusioni trovano pace, Wahnfried, così chiamo la mia
casa".
Purtroppo la stessa serenità non
appartiene ai suo familiari: domenica all'inaugurazione, oltre a molte
personalità, si sono presentati soltanto pochi discendenti, da sempre
divisi da guerre intestine.