Il Premio Nobel Dario Fo per i bambini di Gaza
Una visita al grande maestro del teatro italiano, a pochi mesi dal suo 90° compleanno. Un quadro in solidarietà con le adozioni a distanza dei bambini di Gaza, tramite l'associazione delle donne palestinesi Najdeh.
Dario Fo è il gran maestro del teatro
italiano. Il prossimo 26 Marzo festeggerà il suo 90° compleanno. Ci
riceve nel suo studio a Milano, dimostrando una vitalità eccezionale
e un senso della solidarietà ineguagliabile. Attorniato dai suoi
collaboratori, sul tavolo ha appunti, fogli e colori in un ordine
quasi maniacale.
La nostra visita interrompe il flusso di parole che il maestro stava dettando ad un suo redattore. Ci riceve con un sorriso ammiccante, come per dire “Ah, mi ricordo dei tempi di Fedayyin, al teatro La Comune di via Colletta”. Quella solidarietà di Dario con il popolo palestinese, che risale al 1971, non è mai cessata e si rinnova continuamente con azioni concrete. Infatti il maestro ha donato all'associazione delle donne palestinesi, Najdeh, un quadro originale “Per ricordare la strage di Gaza”. Dell'opera sono state realizzate 20 copie artistiche, ridisegnate e firmate dall'artista, per raccogliere fondi a favore delle adozioni a distanza dei bambini di Gaza. Un progetto dell'ACMediterraneo denominato: “ORE FELICI per i bambini di Gaza”.
L'agenda del maestro è piena di incontri, interviste e contatti. Un vulcano di idee e proposte che trasforma continuamente, un giorno dopo l'altro, in azioni concrete: libri, video e teatro. Si confida con Radio Popolare: “Ho molto materiale nel cassetto, ho troppa roba da raccontare. Da tre anni non faccio pausa, non ho un giorno di riposo, lavoro anche la Domenica, lavoro sempre perché ho tanto da fare, ho tanti programmi e temo di non farcela a terminarli tutti”. Quel riferimento ai tre anni è legato alla sua compagna di vita e di teatro, Franca Rame, scomparsa il 29 Maggio 2013.
Sul tavolo scorgiamo la sua ultima fatica editoriale. Si intitola “Razza di zingaro”.
Il libro narra delle gesta di Johann Trollman, pugile di origine sinti nato e morto in Germania: fu deportato nel campo di concentramento di Neuengamme, vicino ad Amburgo, dove fu ucciso con una pallottola in testa dalle SS, nel 1943. “Sul ring era un fenomeno, ma la sua vita fu resa impossibile dal suo albero genealogico ed ha pagato con la vita come molti altri sportivi in quegli anni bui”, ci tiene a sottolineare il maestro.
Razza di Zingaro è edito da Chiarelettere. Per la stessa casa editrice, il premio Nobel ha presentato lo scorso Ottobre 2015 il suo “Nuovo manuale minimo dell'attore”. E' il proseguimento di una precedente fatica letteraria intrapresa con Franca.
Auguri e lunga vita, grande Dario!