Premio È Donna a Lecce.
Patrocinato dal Comune di Lecce e organizzato con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche ambientali, si è svolto domenica 10 maggio a Lecce il Premio “È Donna”. La premiazione incastonata nell’ambito di una serata evento, con ingresso libero, che ha condensato in un unico format musica, canto, danza, moda e bellezza, all’ombra del Sedile in piazza Sant’Oronzo.
“È Donna” è un Premio dedicato
alle donne che si impegnano costantemente in ogni campo per la
valorizzazione e lo sviluppo dei valori fondanti la nostra società.
Donne diverse fra loro, ma accomunate dalla forte personalità e intensa
sensibilità sociale. Dall’arte al territorio, dalla gastronomia al
sociale, alla medicina. Il riconoscimento, emanazione de “Il
Sallentino”, giunto alla terza edizione, premierà «il coraggio, la
forza, il pathos che le donne mettono nelle cose che fanno».
Il
prestigioso riconoscimento è andato alla prof.ssa Rossella Galante
Arditi di Castelvetere, capo delegazione Fai di Lecce, la storica e
critico d’arte Marina Pizzarelli, la chef stellata Antonella Ricci,
direttrice della Med Cooking School di Ceglie Messapica, la dott.ssa
Maria Luisa Toto, presidente del Centro Antiviolenza “Renata Fonte”, la
dott.ssa Paola Turi, medico chirurgo, attualmente specialista
Ambulatoriale di Chirurgia Generale presso il Centro Medico-Legale
dell’INAIL di Lecce.
Un profilo delle donne premiate
Rossella Galante Arditi di Castelvetere,
da sempre in prima linea sul fronte della valorizzazione e tutela del
patrimonio culturale, è docente di lingua francese presso la Scuola
Media “Ascanio Grandi” di Lecce. Con grande dedizione e discrezione si
dedica all’insegnamento e coinvolge nei suoi progetti i suoi giovani
allievi per favorire la consapevolezza del valore dei beni artistici e
paesaggistici, un bene comune da difendere e far conoscere. Un filo
rosso che, da sempre, lega le innumerevoli attività culturali di cui si
fa promotrice anche come socio di alcune tra le più prestigiose
associazioni culturali – da Soroptimist a Adsi (Associazione Dimore
Storiche, per la quale è stata anche presidente della delegazione
pugliese nel 2006) e in qualità di capo delegazione Fai di Lecce. Tra le
numerose iniziative, l’ultima in ordine cronologico, Che FAI di
domenica? Il percorso delle Cattedrali, alla riscoperta di luoghi
storici di straordinaria bellezza e, prossimamente, il convegno dedicato
all’Abbazia di San Nicola di Casole, giunto al 13° posto dei luoghi del
“Cuore Fai”, il prossimo 19 maggio nel Castello di Otranto in
collaborazione con l’amministrazione comunale della città idruntina che
annovera fra i relatori lo scrittore Raffaele Gorgoni, il prof. Paul
Arthur, vice capo delegazione Fai Lecce per puntare ancora una volta i
riflettori su quel faro patrimonio dell’Umanità, bene da salvaguardare.
Marina Pizzarelli,
tripolina, laureata in lettere e abilitata all’insegnamento di Storia
dell’Arte, è stata docente di Storia dell’Arte nelle Accademie di Belle
Arti di Urbino e di Lecce. Dal 1980 è impegnata come critica d’arte
nell’area pugliese, incrociando l’attenzione alla dimensione regionale
con quella verso la situazione nazionale e internazionale. Cura mostre e
rassegne per gallerie, istituzioni pubbliche e private, contribuendo
con i suoi scritti critici alla ricostruzione dei percorsi degli artisti
“storici” del territorio, da Nino Della Notte a Michele Massari, da
Pietro Guida a Tonino Caputo, da Ercole Pignatelli a Salvatore Esposito,
a Fernando De Filippi. Come docente d’Accademia ha individuato e
sostenuto nella sua attività espositiva generazioni di giovani artisti
poi affermatisi nel più ampio mondo dell’arte, da Antonio De Luca e
Salvatore Sava a Sara Ciracì, Francesco Arena, Luigi Presicce. Ha ideato
e organizzato le dieci edizioni di ArtWoman con le quali ha portato a
Lecce artiste di fama internazionale, contribuendo ad una riflessione
sugli sviluppi dell’arte contemporanea. Attualmente è in corso, nella
storica galleria “L’Osanna” di Nardò (Lecce), la mostra da lei curata
“Omaggio a Mimì Pugliese, cultore d’arte, pittore, collezionista”.
Giornalista
pubblicista, ha collaborato con i suoi scritti d’arte alle riviste
“Flash Art”, “Segno”, “Nuove proposte”, “L’Immaginazione”, e con “Il
Nuovo Quotidiano di Lecce”, “Il Corsivo”, “Il Diogene”, “Qui Salento”,
“Il Sole 24 Ore”.
Antonella Ricci,
stella Michelin da diciannove anni, è una delle migliori chef italiane.
Dopo essersi laureata in Scienze economiche e bancarie all’Università di
Lecce, ha voluto seguire la passione del padre ed è entrata nel suo
ristorante di Ceglie “Il Fornello” di cui oggi è titolare insieme al
marito Vinod, uno dei ristoranti più rinomati della Puglia.
Qualche
anno fa è stata ospite nella trasmissione televisiva di Antonella
Clerici e ha partecipato al più celebre format televisivo italiano
dedicato alla cucina, Master Chef.
È stata ospite del “Certo”, uno dei più famosi ristoranti italiani del Raddison SAS Hotels di Dubai.
Già
docente presso la Scuola di Cucina Alma di Gualtiero Marchesi sulla
cucina del mediterraneo, dal 2013 è diventata Direttrice della Med
Cooking School di Ceglie Messapica.
Maria Luisa Toto,
presidente dell’Associazione Donne Insieme - Centro Antiviolenza
“Renata Fonte” di Lecce, sin dal 1998, anno di costituzione
dell’associazione, si impegna nella promozione sul territorio della
cultura della non violenza, della solidarietà e del rispetto della
dignità umana. Il Centro Antiviolenza “Renata Fonte” eroga i suoi
servizi 24 ore su 24, ogni giorno, rappresentando un punto di
riferimento e di certezza per quelle donne che affrontano il doloroso
percorso di liberazione da una situazione di violenza. Professionalità e
competenza hanno fatto sì che il centro fosse inserito nella Rete
nazionale antiviolenza del Dipartimento delle Pari opportunità della
Presidenza del Consiglio dei ministri e da anni è nella mappatura del
numero verde nazionale antiviolenza 1522. Per il suo indiscusso impegno
sociale, le è stato conferito nel 2012, a Roma, in una cerimonia al
Campidoglio, il prestigioso Premio Internazionale “Minerva”. È tra le
premiate della terza edizione del Premio “È Donna” per la competenza e
la dedizione con la quale da anni si spende in difesa dei diritti delle
donne e contro ogni forma di abuso e maltrattamento.
Paola Turi,
laureata alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di
Bologna con il massimo dei voti completa la sua formazione alla Scuola
di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università di Bologna
conseguendo nel 2002 il diploma di specializzazione in Chirurgia
Generale nella III Scuola di Specializzazione diretta dal prof. Domenico
Marrano, discutendo la tesi su “Il carcinoma della colecisti: staging,
trattamento chirurgico e prognosi”, oggetto di pubblicazione.
Parallelamente
all’attività clinica presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna,
diretta dal prof. Antonino Cavallari (che la vede impegnata in sala
operatoria in circa cinquecento interventi di chirurgia, tra cui
trapianti di fegato, rene e prelievi multiorgano), svolge attività di
ricerca chirurgica sperimentale.
Dal 2002 al 2008 partecipa a
circa 600 interventi di varici degli arti inferiori in anestesia locale
con il dott. Attilio Cavezzi e il dott. Mario Collura. Nel giugno 2005
il ricevimento, per graduatoria di merito, dell’incarico di Specialista
Ambulatoriale di Chirurgia Generale presso il Centro Medico-Legale
dell’INAIL di Lecce la vede far ritorno nella sua amata terra d’origine.
Vincitrice di numerosi e prestigiosi premi internazionali, è autrice di
pubblicazioni in riviste nazionali e internazionali su argomenti di
interesse sia clinico che sperimentale. La produzione scientifica in
campo clinico è stata svolta soprattutto nell’ambito della chirurgia
epato-biliare, dei trapianti di fegato e di reni e i risultati delle sue
ricerche sono stati presentati nell’ambito di congressi scientifici
nazionali e internazionali.