Rustam; la natura morta, che VIVE

Rustam Sardalov nasce il 23 aprile del 1975 a Grozny, in Cecenia.
Fin dalla prima infanzia dimostra tutta la sua passione per l’arte; già all’età di 4 anni, infatti, comincia a realizzare i suoi primi disegni. Rustam, spinto dalla sua famiglia a seguire un diverso percorso di studi, diventato autosufficiente, decide di rimettersi in gioco e, all’età di 23 anni, comincia a frequentare la facoltà di arte e di design riuscendo, finalmente, a dar voce e libero sfogo alla sua anima di pittore.

La sua tecnica pittorica risulta essere eclettica, variegato il suo modo di esprimersi, che passa  da un surrealismo cupo a un espressionismo vivace e colorato.

Ciò si spiega in base alle sensazioni che prova mentre dipinge; sensazioni molto diverse, che variano a seconda che egli stia pensando al suo passato, fatto di ansie oppure al suo presente, sereno e felice. Soprattutto, in relazione al suo presente, è un’inclita sensazione di libertà, a non lasciarlo mai e, proprio questa forte sensazione, la libertà di esser’ uomo, di sentirsi ciò che si è, si palesa in tutta la sua forza, all’interno delle sue opere più recenti.

Se i pittori che più lo influenzano sono Bacon e Richter, Rustam è anche un grande amante di cinema. Capita di sovente, che da un fotogramma, egli riesca a cogliere la giusta ispirazione per comporre un quadro. Murnau, Hitchcock e D. Linch, sono i registi che maggiormente lo ispirano.

Volendo dare una lettura meno analitica dei suoi quadri, per averne una più personale, propria del pittore, diventa essenziale parafrasare le sue parole: “L’arte rappresenta noi stessi, prima di tutto, ma anche tutto ciò che c’è intorno a noi”. Nei suoi quadri, infatti, si ritrova un po’ di tutto: il suo passato, il suo presente e il suo futuro. Tutti i ricordi negativi, che lo assediano, attraverso l’arte e mentre dipinge, come per incanto, svaniscono, vengono dimenticati. Ed ecco, che dopo una breve sosta in Belgio, dove dipinge in tutta la loro sofferente poesia, la serie delle “ballerine”, Rustam si trasferisce in Italia dove attualmente vive e lavora. “Quando vidi l’Italia per la prima volta, ebbi la sensazione di esserci già stato in passato, probabilmente in un sogno..”.

Rustam espone dal 1997. Tra il 2014 e il 2016, ha esposto le sue opere a Santo Stefano Belbo (CU).

Attualmente, assieme a sua moglie Olga, vive a Calosso (AT), un ameno paesino circondato da vigneti, dove si dedica alla realizzazione dei suoi quadri.

Esposizioni a confronto
Uno dei quadri della personale di Carla Bruschi
"Un'inquieta sernità del visibile", la mostra curata dal Critico d'Arte Lorenzo Bonini alla Umanitaria di Milano
Paesaggio N.8, acquarello su cartoncino, 36x51 cm, 2015
Tanto più forte l'arte imita la vita, quanto più forte la vita imita l'arte.
danseur blanc I, pastello bianco su cartoncino 35x50, 2016, Canosso
La bellezza di un corpo, che innocente, balla al chiaro di luna
Dimensioni 24x32 cm, acquarello su carta, 2013.
Una mostra per ricordare l'arte e l'impegno del pittore e poeta recentemente scomparso, Giovanni Torres La Torre
La ripresa delle attività è una liberazione
Giornata dei lavoratori.
Il settimo appuntamento del