Rita Pavone: 80 anni di successi, una vita tra musica e rivoluzione |Video|

Nata a Torino nel 1945, Rita Pavone ha festeggiato gli ottant’anni nel 2025: dai primi passi a “La partita di pallone” fino alla Carnegie Hall e al Premio Lunezia, un percorso che ha segnato la storia della musica italiana e internazionale.

Credits Screenshot RSI TV

Ottant’anni. Una cifra che a Rita Pavone, nata a Torino il 23 agosto 1945, non pesa affatto. Lo ha detto lei stessa: “Non la sento pesante”. E come potrebbe, dopo una carriera che l’ha resa un’icona assoluta della canzone italiana, simbolo di energia, coraggio e rivoluzione artistica.

La sua storia comincia tra le vie torinesi, in una camiceria dove lavora per aiutare la famiglia. Ma il destino cambia nel 1962, quando vince il Festival degli Sconosciuti di Ariccia, interpretando brani di Mina. È l’inizio di una parabola straordinaria e anche l’incontro con Teddy Reno, patron del festival, che sposerà nel 1968: un matrimonio discusso per la differenza d’età di 19 anni e per le polemiche legate al passato di lui, ma che ha resistito al tempo, regalando alla coppia due figli, Alessandro e Giorgio.

Il successo discografico esplode con la RCA: nel 1963 arrivano brani come “La partita di pallone”, “Datemi un martello” e “Come te non c’è nessuno”, diventati inni generazionali. È la consacrazione della “Zanzara di Torino”, un soprannome che richiama la sua energia incontenibile e il fisico minuto. Ma Rita non si ferma alla musica: nel 1964 conquista la televisione con “Il giornalino di Gian Burrasca” diretto da Lina Wertmüller, interpretando Giannino Stoppani e incidendo la celebre sigla “Viva la pappa col pomodoro”. Da lì in poi, la sua presenza in TV diventa costante: Studio Uno, Canzonissima, Ballando con le stelle, Ora o mai più, senza dimenticare i musicarelli come Rita la zanzara e Non stuzzicate la zanzara.

La carriera di Pavone varca presto i confini italiani. Nel 1965 approda alla Carnegie Hall di New York, palcoscenico prestigioso calcato da pochi artisti italiani. Nel corso degli anni vende oltre 50 milioni di dischi, partecipa più volte al Festival di Sanremo e affronta anche momenti difficili, come l’operazione al cuore del 2005 che le salva la vita.

Negli ultimi anni non ha smesso di reinventarsi: ha pubblicato il suo primo libro, “Gemma e le altre”, e ha ricevuto il Premio Lunezia alla Carriera, riconoscimento alla sua scrittura musicale e alla sua longevità artistica.

Oggi, a ottant’anni, Rita Pavone rimane un punto di riferimento. Con la sua voce inconfondibile, il suo carattere forte e la capacità di non arrendersi mai, dimostra che la musica – come la vita – non ha età.


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