Palazzo Marino inaugura domani l'Avvento Milanese con l'Adorazione dei Pastori di Rubens
Apre domani Sala Alessi, come da tradizione, per mettere in mostra un capolavoro dell'arte: quest'anno tocca a un'opera di Rubens, che rimarrà visibile al pubblico fino al 10 gennaio.
Ritorna il tradizionale appuntamento, in auge dal 2008, con l'Avvento ambrosiano a Palazzo Marino, a Milano.
Il Comune di Milano, in collaborazione con diversi sponsor, ogni anno durante l'Avvento apre la Sala Alessi al pubblico con un'opera d'arte di grande valore legata al Natale.
Quest'anno tocca alla magnifica Adorazione dei Pastori di Pietro Paolo Rubens, capolavoro del 1608 oggi conservato alla Pinacoteca Civica di Fermo, Ascoli Piceno, nelle Marche.
Il tradizionale appuntamento meneghino permetterà ai visitatori di vedere un'opera magnifica, che aprì le porte all'epoca del Barocco, in un contesto di assoluto valore artistico: la sola sala Alessi, infatti, merita una visita. Essa costituisce il salone d'onore del palazzo e prende il nome dall'architetto che progettò l'intero Palazzo Marino, Gaetano Alessi. Sotto al suo cornicione sono posizionati dodici affreschi con le Nove Muse e gli dei Apollo, Bacco e Mercurio; sopra ai portali si trovano due grandi busti raffiguranti Marte e Minerva; infine alcuni bassorilievi in coccio pesto narrano storie mitologiche.
Purtroppo la grande volta originale è andata perduta durante i bombardamenti del 1943, per cui, nonostante le decorazioni, non è quella originale.
In una collocazione del genere, un'opera imponente come la pala di Rubens trova la sua giusta valorizzazione.
L'Adorazione dei Pastori venne eseguita da Rubens a Roma per la chiesa di San Filippo Neri, più precisamente per la Cappella Costantini, su commissione di Flaminio Ricci, con un contratto datato 9 marzo 1608, in cui si legge:
“Io Pietro Paolo Rubenio ho ricevuto dal R. p. Flaminio Ricci, rettore della congregazione dell’Oratorio di Roma, scudi venticinque di moneta. Sono a buon conto ad Arra di un quadro della Natività di N. S.re di altezza di palmi 13 et larghezza 8, per servizio, come egli dice della Chiesa dei Preti dell’oratorio di Fermo ” ciò che, insieme ai carteggi conservati nell'archivio arcivescovile, rendono sicura la paternità, poi certificata dal Longhi, della pala, che venne collocata nella Cappella per la quale era stata dipinta e ivi rimase, nonostante le molte vicissitudini subite da tantissime opere d'arte nel corso dei secoli: sopravvisse alle requisizioni napoleoniche, alla confisca dei beni ecclesiastici del governo di Vittorio Emanuele e perfino alle asportazioni operate dei tedeschi, essendo stato posta al sicuro nella rocca di Sassocorvaro.
L'opera, introduzione al periodo barocco, presenta Gesù Bambino rivelato ai pastori adoranti: una forte luce lo illumina e si irradia dal Bambino, svelato ai presenti dalla Madre che solleva il lenzuolino, poco più di un velo; una luce che focalizza l'attenzione del pubblico sul Bambinello. I protagonisti della vicenda sono Gesù e la Madre, circondati da figure giganteggianti, alla maniera di Rubens e con evidenti influenze michelangiolesche, ma collocate piuttosto nell'ombra, illuminate dalla luce irradiata dal Bambino, e che osservano con meraviglia il miracolo che si compie di fronte a loro.
Un'opera fortemente simbolica, adatta a rappresentare il messaggio del periodo dell'Avvento. Sarà accessibile al pubblico tutti i giorni, con l'ausilio di guide esperte e storici dell'arte, gratuitamente, in piccoli gruppi.
L'iniziativa è resa possibile, come ogni anno, dalla collaborazione fra istituzioni pubbliche e soggetti privati, un felice esempio di come una cooperazione fra grandi e piccoli sponsor possa donare al pubblico l'accesso ad opere che, altrimenti, sarebbero fruibili da pochi o rimarrebbero solo nei libri di storia dell'arte. Infatti, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, il Comune di Milano, la sponsorizzazione di Intesa Sanpaolo, partner istituzionale, e il sostegno di la Rinascente la mostra sarà non solo realizzata, ma anche gratuita per i visitatori.
A Milano, Palazzo Marino, Piazza della Scala, 2.
Visitabile tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30) Giovedì dalle h. 9.30 alle ore 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00)
Il Comune di Milano, in collaborazione con diversi sponsor, ogni anno durante l'Avvento apre la Sala Alessi al pubblico con un'opera d'arte di grande valore legata al Natale.
Quest'anno tocca alla magnifica Adorazione dei Pastori di Pietro Paolo Rubens, capolavoro del 1608 oggi conservato alla Pinacoteca Civica di Fermo, Ascoli Piceno, nelle Marche.
Il tradizionale appuntamento meneghino permetterà ai visitatori di vedere un'opera magnifica, che aprì le porte all'epoca del Barocco, in un contesto di assoluto valore artistico: la sola sala Alessi, infatti, merita una visita. Essa costituisce il salone d'onore del palazzo e prende il nome dall'architetto che progettò l'intero Palazzo Marino, Gaetano Alessi. Sotto al suo cornicione sono posizionati dodici affreschi con le Nove Muse e gli dei Apollo, Bacco e Mercurio; sopra ai portali si trovano due grandi busti raffiguranti Marte e Minerva; infine alcuni bassorilievi in coccio pesto narrano storie mitologiche.
Purtroppo la grande volta originale è andata perduta durante i bombardamenti del 1943, per cui, nonostante le decorazioni, non è quella originale.
In una collocazione del genere, un'opera imponente come la pala di Rubens trova la sua giusta valorizzazione.
L'Adorazione dei Pastori venne eseguita da Rubens a Roma per la chiesa di San Filippo Neri, più precisamente per la Cappella Costantini, su commissione di Flaminio Ricci, con un contratto datato 9 marzo 1608, in cui si legge:
“Io Pietro Paolo Rubenio ho ricevuto dal R. p. Flaminio Ricci, rettore della congregazione dell’Oratorio di Roma, scudi venticinque di moneta. Sono a buon conto ad Arra di un quadro della Natività di N. S.re di altezza di palmi 13 et larghezza 8, per servizio, come egli dice della Chiesa dei Preti dell’oratorio di Fermo ” ciò che, insieme ai carteggi conservati nell'archivio arcivescovile, rendono sicura la paternità, poi certificata dal Longhi, della pala, che venne collocata nella Cappella per la quale era stata dipinta e ivi rimase, nonostante le molte vicissitudini subite da tantissime opere d'arte nel corso dei secoli: sopravvisse alle requisizioni napoleoniche, alla confisca dei beni ecclesiastici del governo di Vittorio Emanuele e perfino alle asportazioni operate dei tedeschi, essendo stato posta al sicuro nella rocca di Sassocorvaro.
L'opera, introduzione al periodo barocco, presenta Gesù Bambino rivelato ai pastori adoranti: una forte luce lo illumina e si irradia dal Bambino, svelato ai presenti dalla Madre che solleva il lenzuolino, poco più di un velo; una luce che focalizza l'attenzione del pubblico sul Bambinello. I protagonisti della vicenda sono Gesù e la Madre, circondati da figure giganteggianti, alla maniera di Rubens e con evidenti influenze michelangiolesche, ma collocate piuttosto nell'ombra, illuminate dalla luce irradiata dal Bambino, e che osservano con meraviglia il miracolo che si compie di fronte a loro.
Un'opera fortemente simbolica, adatta a rappresentare il messaggio del periodo dell'Avvento. Sarà accessibile al pubblico tutti i giorni, con l'ausilio di guide esperte e storici dell'arte, gratuitamente, in piccoli gruppi.
L'iniziativa è resa possibile, come ogni anno, dalla collaborazione fra istituzioni pubbliche e soggetti privati, un felice esempio di come una cooperazione fra grandi e piccoli sponsor possa donare al pubblico l'accesso ad opere che, altrimenti, sarebbero fruibili da pochi o rimarrebbero solo nei libri di storia dell'arte. Infatti, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, il Comune di Milano, la sponsorizzazione di Intesa Sanpaolo, partner istituzionale, e il sostegno di la Rinascente la mostra sarà non solo realizzata, ma anche gratuita per i visitatori.
A Milano, Palazzo Marino, Piazza della Scala, 2.
Visitabile tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 20.00 (ultimo ingresso alle ore 19.30) Giovedì dalle h. 9.30 alle ore 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00)