Incontrare l'Argentina a Milano, alla Corsa del Cuore
Il prossimo 22 maggio si terrà la prima edizione della Corsa del Cuore, un evento sportivo a passo libero e non competitivo, promossa dall'Associazione Cuore Argentino.
La comunità italiana in Argentina è, si sa, molto grande, a causa del forte flusso migratorio di italiani verso quel grande Paese dalle praterie sconfinate che offriva prospettive allettanti a tantissime persone allora in cerca di miglior fortuna; ma forse non tutti sanno che oggi anche la comunità argentina in Italia è numerosa e importante.
Se negli anni Settanta erano soprattutto gli esuli del regime dittatoriale a cercare rifugio lontano dalla patria, in anni più recenti, intorno al 2000, è stato il default dell'Argentina a spingere molti a emigrare altrove. E questo altrove, forti anche della possibilità di far valere un ascendenza italiana, per molti è stata l'Italia. Dove oggi vive una nutrita comunità di argentini, che svolgono le più disparate professioni, dal giornalista allo storico, dall'insegnante all'imprenditore, al commerciante, cercando di mantenere vive alcune delle proprie tradizioni e la propria cultura, in uno scambio continuo con la comunità italiana.
In questo contesto nasce la Corsa del Cuore, promossa dall'associazione Cuore Argentino, come iniziativa a finalità benefiche: l'intento è infatti quello di raccogliere fondi per la Fondazione Garrahan, che sostiene e finanzia attività di ricerca, di cura, e aiuto alle famiglie con bambini ricoverati all'Ospedale Pediatrico Garrahan, polo di eccellenza nelle cure dei più piccoli sito a Buenos Aires.
La Corsa del Cuore è alla sua prima edizione, ma nasce già nello spirito di essere la prima di una serie di appuntamenti e attività in collaborazione e a favore dell'Ospedale Pediatrico. In prospettiva, infatti, si spera di superare la sola raccolta di fondi per arrivare invece a scambi di professionisti della pediatria fra l'ospedale argentino e i poli di eccellenza pediatrica italiani, con i quali i contatti e i colloqui sono già in corso.
Nella giornata della Corsa del Cuore, con l'obiettivo dichiarato di aumentare la raccolta di fondi, si potranno provare al Bosco in Città anche piatti e altri prodotti argentini, avvicinandosi così alla cultura gastronomica e artigianale di un paese tanto geograficamente lontano quando in realtà vicino a noi, data la vasta comunità italiana che vi vive e l'importante comunità argentina trasferitasi in Italia.
Se negli anni Settanta erano soprattutto gli esuli del regime dittatoriale a cercare rifugio lontano dalla patria, in anni più recenti, intorno al 2000, è stato il default dell'Argentina a spingere molti a emigrare altrove. E questo altrove, forti anche della possibilità di far valere un ascendenza italiana, per molti è stata l'Italia. Dove oggi vive una nutrita comunità di argentini, che svolgono le più disparate professioni, dal giornalista allo storico, dall'insegnante all'imprenditore, al commerciante, cercando di mantenere vive alcune delle proprie tradizioni e la propria cultura, in uno scambio continuo con la comunità italiana.
In questo contesto nasce la Corsa del Cuore, promossa dall'associazione Cuore Argentino, come iniziativa a finalità benefiche: l'intento è infatti quello di raccogliere fondi per la Fondazione Garrahan, che sostiene e finanzia attività di ricerca, di cura, e aiuto alle famiglie con bambini ricoverati all'Ospedale Pediatrico Garrahan, polo di eccellenza nelle cure dei più piccoli sito a Buenos Aires.
La Corsa del Cuore è alla sua prima edizione, ma nasce già nello spirito di essere la prima di una serie di appuntamenti e attività in collaborazione e a favore dell'Ospedale Pediatrico. In prospettiva, infatti, si spera di superare la sola raccolta di fondi per arrivare invece a scambi di professionisti della pediatria fra l'ospedale argentino e i poli di eccellenza pediatrica italiani, con i quali i contatti e i colloqui sono già in corso.
Nella giornata della Corsa del Cuore, con l'obiettivo dichiarato di aumentare la raccolta di fondi, si potranno provare al Bosco in Città anche piatti e altri prodotti argentini, avvicinandosi così alla cultura gastronomica e artigianale di un paese tanto geograficamente lontano quando in realtà vicino a noi, data la vasta comunità italiana che vi vive e l'importante comunità argentina trasferitasi in Italia.
Ma come nasce l'Associazione Cuore Argentino, e che attività di scambio
culturale propone oggi in una città come Milano? Lo abbiamo chiesto al
Presidente, Alejandro Liberace, che ci ha raccontato di come è nata, un
anno fa, come punto di incontro di persone con le più diverse esperienze
precedenti in attività associative legate ad aspetti particolari della
cultura argentina. Persone che, già da diversi anni, erano il punto di
riferimento in Italia per il cineforum argentino, per la cultura e
l'editoria, per il tango e altre danze tipiche, per esempio. Un mix di
esperienze significative dal punto di vista culturale che hanno deciso
di unirsi sotto un'unica insegna, quella di Cuore Argentino, appunto,
per unire gli sforzi e massimizzare i risultati.
Il presidente stesso dell'associazione è stato ed è il punto di riferimento per le attività legate al cinema argentino nel nord Italia, attraverso collaborazioni con associazioni ed enti pubblici, con il supporto del consolato argentino a Milano e, soprattutto, dell'ambasciata di Roma, che è dotata di maggiori mezzi e infrastrutture.
Fra le varie attività proposte dall'associazione, oltre al cineforum, vi sono presentazioni di libri, collaborazioni con il teatro e le università.
Nell'ambito del Festival Sguardi Altrove 2016, dedicato al cinema al femminile, è stata organizzata una serata all'approfondimento della situazione argentina a quarant'anni dal golpe militare: Argentina 1976-2016, Memoria, Verità, Giustizia, con la proiezione in prima italiana di Historias de un Juicio di Alexandra Garcia-Vilà e Franck Moulin.
Una collaborazione con il MUDEC, Museo delle Culture, ha visto la proiezione del documentario Yo me Quedo Aqui 2011, sull'emigrazione italiana in Ecuador, storia di una comunità che ha saputo entrare nella società ecuadoriana creando imprese, integrandosi bene ma mantenendo la propria cultura e radici.
Un'altra importante partecipazione è stata quella a Expo 2015 a Milano, con la Milonga di Tango argentino.
Prossimamente, e per ben due mesi, sarà possibile avvicinarsi alla cultura argentina al Milano Latin Festival, che si tiene ad Assago, e al quale parteciperanno artisti e artigiani argentini residenti in Italia ma anche in Europa. E, per festeggiare i duecento anni dell'indipendenza argentina, arriverà da Buenos Aires un editore locale.
L'associazione, ci ha raccontato il dottor Liberace, con tutte le sue attività si propone dunque di essere un punto di incontro reale, fisico, sia per gli argentini in Italia, sia per le persone che desiderano conoscere meglio i tanti volti della cultura argentina. Oggi un punto di incontro ancora itinerante, sempre attivo, ma alla ricerca di una sede stabile per poter essere più efficiente.
Il presidente stesso dell'associazione è stato ed è il punto di riferimento per le attività legate al cinema argentino nel nord Italia, attraverso collaborazioni con associazioni ed enti pubblici, con il supporto del consolato argentino a Milano e, soprattutto, dell'ambasciata di Roma, che è dotata di maggiori mezzi e infrastrutture.
Fra le varie attività proposte dall'associazione, oltre al cineforum, vi sono presentazioni di libri, collaborazioni con il teatro e le università.
Nell'ambito del Festival Sguardi Altrove 2016, dedicato al cinema al femminile, è stata organizzata una serata all'approfondimento della situazione argentina a quarant'anni dal golpe militare: Argentina 1976-2016, Memoria, Verità, Giustizia, con la proiezione in prima italiana di Historias de un Juicio di Alexandra Garcia-Vilà e Franck Moulin.
Una collaborazione con il MUDEC, Museo delle Culture, ha visto la proiezione del documentario Yo me Quedo Aqui 2011, sull'emigrazione italiana in Ecuador, storia di una comunità che ha saputo entrare nella società ecuadoriana creando imprese, integrandosi bene ma mantenendo la propria cultura e radici.
Un'altra importante partecipazione è stata quella a Expo 2015 a Milano, con la Milonga di Tango argentino.
Prossimamente, e per ben due mesi, sarà possibile avvicinarsi alla cultura argentina al Milano Latin Festival, che si tiene ad Assago, e al quale parteciperanno artisti e artigiani argentini residenti in Italia ma anche in Europa. E, per festeggiare i duecento anni dell'indipendenza argentina, arriverà da Buenos Aires un editore locale.
L'associazione, ci ha raccontato il dottor Liberace, con tutte le sue attività si propone dunque di essere un punto di incontro reale, fisico, sia per gli argentini in Italia, sia per le persone che desiderano conoscere meglio i tanti volti della cultura argentina. Oggi un punto di incontro ancora itinerante, sempre attivo, ma alla ricerca di una sede stabile per poter essere più efficiente.