Festa del Duca d'inverno
8-9-10 dicembre 2016. Urbino. Un'occasione imperdibile per sperimentare l'esperienza del viaggio nel tempo. La ormai tradizionale Festa del Duca d'inverno -questo anno alla sua quinta edizione- apre le porte alla rievocazione del rinascimento urbinate.
Non sapete cosa fare durante il ponte dell'Immacolata? Urbino vi attende! La Festa del Duca d'inverno è un'opportunità per vivere un po' del senso d'identità storica di questa antica città e l'atmosfera rinascimentale che l'architettura di Urbino rilascia nell'aria.
Tutti gli organi partecipanti, l'Oratorio di San Giovanni e di San Giuseppe, la Ars Balistarum, l'Associazione delle Contrade cittadine, la Compagnia Feltria "Aquile Ducali" Arcieri di Urbino e la Pro Urbino, rievocheranno un passato affascinante e coinvolgente attraverso cortei, parate, danze rinascimentali e banchi artigiani; sarà infatti possibile rivivere l'esperienza del mercato del XV secolo, riprodotto con cura attraverso lo studio di miniature dell'epoca. Non mancherà uno dei fiori all'occhiello del nostro paese, l'unico esemplare italiano di Presepe vivente rinascimentale.
La festa nasce nel 1982, per celebrare l'anniversario della morte del Duca di Urbino Federico da Montefeltro. Da 34 anni la città, in questa occasione, si colora di storia e dei fasti della corte rinascimentale che ha ospitato circa 500 anni prima; il centro storico si riempie di musica, balli e mostre per rendere omaggio al mecenatismo che il Duca Federico manifestò a suo tempo in favore della città. Si svolgono anche tornei di arcieri e cavalieri, gli stessi a cui il duca stesso partecipava quando era in vita. Inoltre ogni anno viene proposto un episodio differente della storia del ducato e dei Montefeltro.
Poche realtà italiane sono in grado di offrire una così sentita manifestazione delle proprie radici e al tempo stesso organizzare un appuntamento culturale in grado di attirare un elevato numero di visitatori. Al richiamo di Urbino è difficile resistere: anche se non si indossa un'armatura, la storia custodita tra i vicoli e le mura della città feltresca è capace di far sentir "principe" anche il più semplice dei turisti. Questo è l'unico destino possibile per un viandante che incappa in una vecchia corte signorile del rinascimento italiano.