Diritto millenario
Il 14 novembre del 565 d.C., si spegne a Costantinopoli l'imperatore Giustiniano. Fu uno dei maggiori sovrani europei a governare tra la tarda antichità e l'alto medioevo. E' ricordato per la sua mastodontica operazione bellica di riconquista della parte occidentale dell'impero romano, ma ancor di più per il suo contributo allo sviluppo del diritto.
La riorganizzazione del diritto romano superò, soprattutto per la portata dei cambiamenti, l'opera di riconquista della parte occidentale dell'impero. L'obiettivo di Giustiniano era quello di dare una struttura sistematica al diritto, una codificazione che ovviasse all'incertezza di un diritto costituito in modo disorganico da leges (o constitutiones), cioè provvedimenti scritti che adeguavano gli antichi diritti alle esigenze del caso, e iura, espressioni delle regole tradizionali dei secoli precedenti elaborate dai giuristi.
Il diritto era l'unico mezzo per mantenere unita una compagine imperiale che si era appena ricostruita e i suoi abitanti, tutti cittadini romani, ma portatori di valori culturali estremamente regionali.
Il primo passo fu la compilazione, tra il 528 e il 529, di un Codex che selezionava e semplificava le norme vigenti, le armonizzava a quelle precedenti, disciplinava lo status dei ceti sociali e regolava successioni e il diritto di famiglia.
Successivamente, nel 533, una commissione con a capo il magister officiorum Triboniano, pubblicò il Digesto, una raccolta di iura, quindi un concentrato della dottrina romana antica sotto forma delle opinioni dei giuristi.
Nonostante ciò, il primo testo risultava frammentario per via delle varie soluzioni imperiali, mentre il secondo adoperava un linguaggio tecnico e difficilmente accessibile. Giustiniano operò quindi una sintesi che raccogliesse ambedue le fonti e servisse all'istruzione universitaria dei giovani giuristi: le Institutiones.
Nel 534, venne pubblicato il vero e proprio Codice, esito del diritto più recente, ormai intriso di valori cristiani e costituito dalla raccolta sistematica delle leges imperiali. Seguirono, fino alla morte di Giustiniano, le Novellae Constitutiones, leggi imperiali che aumentarono il processo di cristianizzazione della normativa.
Tutto ciò costituisce il famoso Corpus Iuris Civilis, che per secoli rappresentò la base del diritto comune in tutta l'Europa ed è ancora oggi fondamento del nostro diritto civile.
14 novembre 2016