“Alda. Parole al vento”: la voce di Alda Merini rivive al PACTA Salone

Il 3 novembre a Milano lo spettacolo del CETEC diretto da Donatella Massimilla intreccia poesia, carcere e libertà sulle orme della grande poetessa dei Navigli

Le parole di Alda Merini tornano a vibrare, sospinte da un vento che attraversa i confini tra arte, memoria e umanità. Il 3 novembre, al PACTA Salone di Milano (via Ulisse Dini 7/A), debutta “ALDA. Parole al vento”, spettacolo ideato e diretto da Donatella Massimilla del CETEC (Centro Europeo Teatro e Carcere), parte della sezione Vetrina Contemporanea.

Un lavoro intenso e poetico che intreccia la vita e l’opera della poetessa dei Navigli con le voci delle donne recluse a San Vittore, registrate dal vivo nel giardino della sezione femminile. Le loro parole – scelte tra i versi di Alda Merini e accompagnate da improvvisi colpi di vento – diventano il filo invisibile che unisce il “dentro” e il “fuori”, la detenzione e la libertà, la sofferenza e la creazione artistica.

Lo spettacolo prende ispirazione dall’autobiografia “Alda Merini, mia madre” scritta dalla primogenita Emanuela Carniti, e intreccia le storie reali delle detenute e delle donne del CETEC: Sabine, trans operata; Mariangela Ginetti, ex detenuta che da oltre quindici anni collabora con la compagnia e traduce in milanese le poesie della Merini, recitandole nella casa museo di via Magolfa 30.

Sul palco, insieme alla regista Donatella Massimilla – insignita dell’Ambrogino d’Oro nel 2018 per il suo impegno teatrale nei luoghi del disagio – si esibiranno l’attrice e cantante Gilberta Crispino, la stessa Mariangela Ginetti e la pianista cubana Yousi Fortun y Perez. A chiudere il percorso, come epilogo, alcuni testi di Franca Rame, che condivise con la poetessa la lotta per i diritti dei detenuti e per la chiusura degli ospedali psichiatrici.

Alda. Parole al vento è dunque un omaggio alla donna e alla poetessa, ma anche una riflessione profonda sulla forza liberatoria della parola, capace di trasformare il dolore in arte e la reclusione in canto.

Un teatro che diventa ponte, memoria e respiro: come il vento che porta lontano le parole di Alda Merini, ancora vive, ancora necessarie.

Alda Merini (1931-2009) è stata una poetessa italiana la cui vita è stata profondamente segnata da diversi ricoveri in ospedale psichiatrico. La sua opera è caratterizzata dall'introspezione e dalla capacità di trasformare il dolore in poesia, affrontando temi come l'amore, la follia, il dolore e la spiritualità. Nonostante le difficoltà personali, ha avuto una ricca produzione letteraria, pubblicando numerose raccolte e aforismi, ed è considerata una delle maggiori voci poetiche del XX secolo.
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