Il rito del jazz torna alla Cascina Cuccagna di Milano
Dal 7 ottobre nuova stagione con il trio di Max Cameroni e un mese di concerti dedicati ai giovani talenti

Da sinistra in alto: il contrabbassista Jaromir Rusnak;il sassofonista Giacomo Cazzaro; il pianista Simone Locarni © Walter Miglio. Da sinistra in basso: Raffaele Garramone; la cantante Cecilia Carta; Max Cameroni Trio

Riparte alla Cascina Cuccagna di Milano la quarta stagione de “Il rito del jazz”, la rassegna organizzata da Musicamorfosi che ogni martedì trasforma gli spazi del ristorante “Un posto a Milano” in un vero e proprio jazz club. Un appuntamento settimanale che, dal 7 al 28 ottobre, porterà sul palco formazioni emergenti e artisti già affermati, con la formula dei due set (alle ore 19.30 e 21.30) e con ingresso libero, grazie al sostegno del Ministero della Cultura, di Siae e Nuovo Imaie e con il patrocinio del Municipio 4.
Una rassegna che valorizza i talenti
Dal 2022 “Il rito del jazz” ha già ospitato grandi nomi della scena italiana e internazionale come Giovanni Falzone, Tino Tracanna, Antonio Zambrini, Andrea Dulbecco, Ethan Iverson e Nicole Johänntgen. La rassegna è diventata un punto di riferimento non solo per gli appassionati milanesi, ma anche per tanti giovani musicisti che proprio qui hanno trovato un trampolino di lancio. Tra questi Raffaele Fiengo, Sophia Tomelleri, Francesco Sensi e Thomas Umbaca. Anche quest’anno l’attenzione sarà rivolta in particolare ai talenti emergenti, pur senza dimenticare i maestri.
Max Cameroni apre la stagione
Il primo appuntamento sarà martedì 7 ottobre con il Max Cameroni Trio, nato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Accanto al pianista Max Cameroni ci saranno Samuele Frisenda al contrabbasso e Matteo Traisci alla batteria. La formazione ha già calcato palchi prestigiosi come quelli del festival JazzMi e della Società dei Concerti. Il repertorio spazierà da brani originali firmati da Frisenda a composizioni di autori come Herbie Hancock e John Taylor, fino a incursioni nel mondo classico con Bach.
Giovani promesse sul palco
Martedì 14 ottobre la rassegna proporrà due set: alle 19.30 il Raffaele Garramone Trio, con Agata Garbin alla batteria e Christian Scaffidi al basso, offrirà un repertorio ispirato al lirismo di Bill Evans e al groove di Red Garland. Alle 21.30 sarà la volta del duo formato dal pianista Simone Locarni e dal sassofonista Giacomo Cazzaro, due giovani in rapida ascesa che uniscono tradizione americana, influenze nordeuropee e mediterranee e improvvisazione radicale.
Lo swing di Cecilia Carta
Il 21 ottobre arriverà sul palco lo Swing Me Trio, con la cantante Cecilia Carta affiancata dal chitarrista Luciano Poli e dal contrabbassista Mauro Sereno. Un progetto che guarda al repertorio swing e jazz degli anni Venti e Quaranta, da Duke Ellington a George Gershwin, da Fats Waller a Cole Porter, con incursioni anche nelle colonne sonore, come “Puttin’ on the Ritz” da Frankenstein Junior e “One More Kiss, Dear” da Blade Runner.
Chiusura con Jaromir Rusnak
A chiudere il mese, martedì 28 ottobre, sarà il quartetto del contrabbassista polacco Jaromir Rusnak, insieme al sassofonista Jossy Botte, al pianista Davide Cabiddu e al batterista Andrea Lo Palo. Una formazione che dal 2021 porta avanti un percorso originale, con tre album all’attivo e un linguaggio che unisce rigore compositivo e libertà improvvisativa. Il gruppo si è aggiudicato anche il Premio del Conservatorio di Milano, conferma della qualità e della coesione raggiunta.
Un calendario che conferma la vocazione della rassegna: dare spazio a chi ha già un nome nella scena jazzistica ma soprattutto offrire visibilità a giovani musicisti che rappresentano il futuro di questo genere musicale.
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