“Come si diventa nazisti”: la nascita del totalitarismo vista da una piccola città
Attraverso lo studio dettagliato di Thalburg, una cittadina tedesca durante gli anni cruciali 1930-1935, William Sheridan Allen ricostruisce come il nazismo riuscì a radicarsi nella vita quotidiana delle persone comuni. Il libro mostra come la fine della democrazia e l’ascesa del totalitarismo passarono per scelte individuali, propaganda locale e consenso diffuso.

27 luglio 2025
“Come si diventa nazisti. Storia di una piccola città 1930-1935” di William Sheridan Allen è uno dei testi più lucidi e originali mai scritti per comprendere le dinamiche che portarono al successo del nazismo in Germania. Pubblicato nel 1965, questo saggio storico non si concentra su Berlino o sulle grandi città tedesche, ma su una piccola realtà di provincia — Thalburg, pseudonimo della vera cittadina di Northeim. L’approccio microstorico consente all’autore di osservare da vicino i dettagli della trasformazione politica e sociale di una comunità, ricostruita con cura attraverso documenti d’archivio, giornali dell’epoca e interviste dirette agli abitanti. Il risultato è una narrazione densa, quasi romanzesca, che mostra come il totalitarismo non calò dall’alto, ma fu costruito quotidianamente nella vita delle persone comuni.
Dall’apparente quiete all’ascesa del partito
Il racconto prende le mosse dal 1930, quando Thalburg appare come un idilliaco borgo tedesco, con le sue case a graticcio, la piazza del mercato, le mura medievali e un’apparente coesione sociale. Eppure, sotto questa superficie si agitano divisioni, frustrazioni e paure che nei tre anni successivi sfoceranno nella scomparsa della democrazia. Allen mostra come, in un contesto di crisi economica e instabilità istituzionale, il nazismo riesca a radicarsi sfruttando l’organizzazione locale, la propaganda capillare, la violenza tollerata e un efficace uso delle dinamiche sociali preesistenti. Non è un cambiamento repentino, ma una lenta e progressiva normalizzazione dell’estremismo, che diventa sempre più accettabile.
Come si conquista una comunità
Uno degli elementi più significativi messi in luce dal libro è il modo in cui i nazisti seppero penetrare nella quotidianità. In un contesto in cui la classe media temeva il declino e la classe operaia era disillusa dai socialisti, l’NSDAP riuscì a presentarsi come il partito dell’ordine, della rinascita morale, della protezione dalla crisi. La forza della propaganda, l’efficacia dell’attivismo locale e la disponibilità a utilizzare ogni mezzo — dal comizio alla minaccia — permisero una progressiva egemonia, non solo nei consigli comunali ma nei circoli culturali, nelle scuole, nelle associazioni. Il potere non fu solo conquistato, ma interiorizzato: le istituzioni si piegarono, i cittadini si adeguarono.
Le scelte individuali che cambiarono la storia
La grande intuizione di Allen è quella di mostrare come la storia non si faccia solo nei palazzi del potere ma nei caffè, nei mercati, nei comitati scolastici. In questo senso, il libro è anche un’indagine sul comportamento umano, sulla responsabilità dei singoli, su ciò che spinge persone comuni ad accettare — o appoggiare — l’autoritarismo. Le relazioni personali, le reti di fiducia, il desiderio di appartenenza e la paura dell’isolamento si rivelano decisivi quanto le ideologie. Il crollo della Repubblica di Weimar a Thalburg non avvenne in modo spettacolare, ma in un clima di apparente normalità. E proprio questo rende la vicenda tanto inquietante quanto attuale.
Federica Chimenti
Scheda libro
Titolo: Come si diventa nazisti. Storia di una piccola città 1930-1935
Autore: William Sheridan Allen
Presentazione di: Luciano Gallino
Traduzione di: Luciana Pecchioli
Data di pubblicazione (edizione italiana): 4 settembre 2014
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi Storia
Pagine: 302
Lingua: Italiano
Formato: Copertina flessibile
27 luglio 2025