Premio Chiara 2025: trionfa Andrej Longo con “Undici. Non dimenticare”

Alla cerimonia di Varese, il riconoscimento alla carriera per Bambi Lazzati e l’emozione del pubblico. Premiati anche i giovani talenti e gli autori inediti

Da sinistra: Piero Colaprico, Andrej Longo (vincitore), Gabriele Pedullà

Da sinistra: Piero Colaprico, Andrej Longo (vincitore), Gabriele Pedullà

La XXXVII edizione del Premio Chiara si è conclusa domenica 19 ottobre 2025 nella suggestiva Sala Napoleonica delle Ville Ponti di Varese, con la vittoria dello scrittore Andrej Longo e della sua raccolta di racconti “Undici. Non dimenticare” (Sellerio). L’autore, già vincitore in passato, ha ottenuto 63 voti dalla Giuria popolare, superando Piero Colaprico ("Le vie della katana", Feltrinelli, 34 voti) e Gabriele Pedullà ("Certe sere Pablo", Einaudi, 32 voti).

La cerimonia, condotta da Claudia Donadoni e Stefano Vassere, ha unito momenti di celebrazione e commozione. Grande emozione ha suscitato l’omaggio a Bambi Lazzati, storica direttrice del Premio, assente per motivi di salute, alla quale è stata conferita la Martinella del Broletto, la più alta onorificenza della città di Varese. Il riconoscimento, consegnato ai familiari dal sindaco Davide Galimberti, è stato accolto da una standing ovation e da lunghi applausi.

Il Premio Chiara ha confermato ancora una volta la sua vocazione a valorizzare la narrativa breve, tradizione che affonda le radici nell’opera di Piero Chiara, maestro della parola essenziale e incisiva.

Spazio anche ai giovani autori: nel Premio Chiara Giovani, dedicato ai ragazzi tra i 15 e i 20 anni, ha vinto Claudio G. Facchetti (16 anni, Luino), con un racconto sul tema “Luogo”. Un successo che arriva un anno dopo il secondo posto ottenuto nel 2024, dietro al fratello Mario.
Nel Premio Chiara Inediti, il riconoscimento è andato a Rodolfo Nicodemi con “L’estate di San Martino” (Pietro Macchione Editore), mentre Edoardo Zanzi ha ricevuto una menzione per “Musica per nottambuli” (Effetto Edizioni). Un ulteriore omaggio è stato riservato allo scrittore svizzero Giorgio Genetelli, autore di “Ingombranti” (Temposospeso).

Alla manifestazione hanno partecipato numerose autorità, tra cui il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il prefetto Salvatore Pasquariello, il presidente della Provincia Marco Magrini, e rappresentanti del mondo istituzionale e culturale, a testimoniare il ruolo del Premio come ponte tra generazioni, culture e territori.

Con questa edizione, il Premio Chiara si conferma non solo un appuntamento letterario di rilievo nazionale, ma anche un simbolo di continuità e passione civile per la parola scritta: quella che, come insegnava il suo fondatore, riesce a contenere in poche pagine la verità più profonda del vivere umano.
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