Nasce il MUNAF, Museo Nazionale di Fotografia: Cinisello Balsamo diventa capitale italiana dell’immagine

Il Ministero della Cultura entra nella Fondazione come ente fondatore insieme a Città Metropolitana e Comune. La nuova istituzione eredita il patrimonio del MUFOCO e amplia la sede di Villa Ghirlanda

Il Museo di Fotografia Contemporanea (MUFOCO) di Cinisello Balsamo cambia nome e dimensione, diventando ufficialmente MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia, il primo museo pubblico italiano interamente dedicato alla fotografia e all’immagine tecnologica. L’istituzione, attiva dal 2004 a Villa Ghirlanda, raggiunge così un traguardo storico con la conclusione dell’iter amministrativo e giuridico e l’adozione del nuovo statuto.

A sancire il passaggio è l’ingresso del Ministero della Cultura nella Fondazione come ente fondatore e promotore, accanto alla Città Metropolitana di Milano e al Comune di Cinisello Balsamo, già sostenitori originari del museo. Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha confermato Davide Rondoni alla presidenza del nuovo ente, che resterà in carica fino al 2030.

Il Consiglio di amministrazione sarà composto da Sonia Bedeschi, Angelo Giovanni De Boni, Davide Colombo (in rappresentanza della Città Metropolitana) e Massimo Pratelli (designato dal Comune di Cinisello Balsamo). La nuova struttura, che manterrà la sede storica di Villa Ghirlanda, vedrà presto un ampliamento significativo degli spazi espositivi e del parco secolare che circonda il complesso seicentesco.

Il MUNAF eredita il vastissimo patrimonio del MUFOCO, composto da oltre 2 milioni di fotografie suddivise in più di quaranta fondi, con opere di circa 1.000 autori italiani e internazionali. Le collezioni spaziano dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri, offrendo una panoramica completa sulla storia e sull’evoluzione della fotografia contemporanea, dalle trasformazioni del paesaggio al ritratto, dalla documentazione sociale alla ricerca artistica.

Tra i nuclei più significativi figurano “Viaggio in Italia”, progetto collettivo curato da Luigi Ghirri nel 1984 e considerato il manifesto della Scuola italiana di Paesaggio; “Archivio dello spazio” e “Milano senza confini”, dedicati alla committenza pubblica sul territorio; il fondo “Lanfranco Colombo”, che custodisce opere esposte al Diaframma, prima galleria italiana interamente dedicata alla fotografia; e l’“Agenzia Grazia Neri”, che racconta quarant’anni di fotogiornalismo internazionale.

Il museo si propone di rafforzare la presenza della fotografia nel panorama culturale nazionale, valorizzando gli archivi storici e promuovendo la ricerca, la formazione e la produzione artistica. L’obiettivo è costruire una rete di collaborazioni con istituzioni italiane e internazionali, incrementando l’offerta culturale e la diffusione della cultura visiva.

Per la Città Metropolitana di Milano e per il Comune di Cinisello Balsamo, il riconoscimento di “Museo Nazionale” rappresenta un traguardo di grande valore simbolico e culturale. È il risultato di vent’anni di impegno, ricerca e valorizzazione del linguaggio fotografico, che oggi ottiene la consacrazione istituzionale come patrimonio dell’intero Paese.

Con la nascita del MUNAF, Cinisello Balsamo si conferma punto di riferimento per la fotografia italiana ed europea, trasformando Villa Ghirlanda in un polo culturale d’eccellenza, dove il passato e il futuro dell’immagine trovano finalmente casa.
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