The Smashing Machine e la fine dello Star System

Il flop di The Smashing Machine con Dwayne 'The Rock' Johnson è l'ultima vittima del crollo dello Star System

L'editoriale di Jonathan Salea in pillole

L’uscita di The Smashing Machine con Dwayne “The Rock” Johnson, diretto da Benny Safdie e prodotto da A24, evidenzia il declino delle grandi Star di Hollywood. Nonostante ottime recensioni e una campagna promozionale solida, il film ha incassato solo 5,9 milioni di dollari nel primo weekend, segnando un flop. Il caso mostra come oggi i nomi celebri non bastino più a richiamare il pubblico: l’era delle Star è finita, sostituita da franchise e saghe di successo come Marvel o Fast & Furious. Gli Studios, sempre più diffidenti verso attori costosi e “problematici”, guardano ora all’intelligenza artificiale e a personaggi digitali come la nuova attrice virtuale Tilly Norwood, simbolo di un cinema che potrebbe presto fare a meno delle sue stelle umane.

La fine dello Star System

The Smashing Machine, il nuovo film con Dwayne Johnson
Il 19 novembre 2025 uscirà nelle sale italiane l’ultimo film con Dwayne ‘The Rock’ Johnson, diretto da Benny Safdie e prodotto dall’ormai arcinota e rinomata A24. La pellicola tratta di Mark Kerr, uno dei primissimi lottatori di MMA, del suo rapporto caotico con la fidanzata Dawn (interpretata da Emily Blunt) e dei tanti alti e bassi della sua carriera sportiva. The Smashing Machine, finora, ha ricevuto buone recensioni da parte dei critici che, oltre ad avere apprezzato lo stile asciutto e realistico di Safdie, hanno generalmente esaltato la performance di Johnson tanto da considerarlo una valida opzione per la Nomination a Miglior Attore Protagonista nella prossima cerimonia degli Oscar.

Un debutto deludente al botteghino
Nonostante la gigantesca fama dell’altrettanto gigantesco The Rock, nonostante la critica estremamente positiva e nonostante una relativamente soddisfacente campagna di marketing il film, nel suo primo weekend nelle sale statunitensi, ha incassato soltanto 5,9 milioni di dollari, cifra considerevolmente inferiore rispetto ai 13 milioni inizialmente proiettati dagli esperti. Sebbene fosse prevedibile che un'oscura biopic di A24 come The Smashing Machine non avrebbe generato grandi incassi, un risultato del genere dimostra una tendenza di Hollywood che tanti sanno e capiscono ma pochi ammettono: l’era delle Star del Cinema è ormai terminata.

La fine delle grandi Star del cinema
Fino al decennio scorso, un nome celebre come Dwayne Johnson sarebbe stato sufficiente a trascinare nelle sale anche lo spettatore più pigro: la sua personalità travolgente, degna di Star del cinema d’azione come Stallone o Schwarzenegger, era un canto della sirena per una larga fetta di pubblico ma, oggigiorno, nemmeno il suo appeal smuove gli spettatori. Un wrestler divenuto buon attore, Johnson ha sul suo curriculum almeno otto film che hanno incassato più di 500 milioni di dollari con due pellicole che hanno superato abbondantemente il miliardo e una che ci è quasi arrivata. Eppure, The Smashing Machine sarà un flop da diversi milioni di dollari. Per quanto possa sembrare strano, questo trend vale ugualmente per quasi tutti gli attori e le attrici di Hollywood, dai più âgé come Johnny Depp e Cate Blanchett ai più giovani Chris Evans, Chris Hemsworth, Robert Downey Jr. e moltissimi altri. Si salvano, forse, Tom Cruise e Brad Pitt, ultime vestigia di un’epoca in cui le Star come Bruce Willis o Jodie Foster (per citarne giusto un paio) erano il motore e l’attrattiva del film, non la trama, non il regista, non lo Studio e nemmeno il genere.

L’ascesa dei franchise e il declino del carisma individuale
Dal lancio dei grandi franchise moderni come l’MCU (Marvel), Fast & Furious (Universal), Harry Potter (Warner Bros.) e tanti altri, i personaggi sono diventati i veri protagonisti del marketing e del box office, non gli attori, ormai facilmente rimpiazzabili, troppo costosi e politicamente e socialmente attivi. Le Star si sono tramutate in gran grattacapi per Studios sempre più impazienti e restii a pagare stipendi straordinari per film di straordinariamente scarso successo, salvo sempre più rare eccezioni.

L’attore artificiale e il futuro dello Star System
Proprio quest’anno, in questo clima, l’attrice artificiale Tilly Norwood sta diventando un’alternativa sempre più attraente per i grandi Studios. La domanda che in molti si pongono è: il pubblico è pronto per protagonisti creati completamente con l’IA? Vista la soffocante valanga di film televisivi rilasciati sui grandi servizi di streaming è possibile che l’audience non si renda nemmeno conto di stare guardando personaggi completamente generati artificialmente e questo potrebbe essere l’ultimo chiodo nella bara dello Star System.


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