La Triennale di Milano riapre i battenti dopo 30 anni di assenza
L’annuncio alla presenza del Direttore Generale del BIE, Bureau International des Expositions: dal 2 aprile al 12 settembre 2016 la Triennale Internazionale tornerà agli antichi splendori, dopo 20 anni di “fermo”. Aprirà in occasione del Salone del Mobile di Milano, con il titolo XXI Century. Design after Design.
E con la Triennale riapre anche, l’area di Expo 2015.
Il programma di questa Triennale si articola in mostre, eventi, call, festival diffusi: esce dai Confini tradizionali del Palazzo dell’Arte per coinvolgere la città, con l’obiettivo dichiarato di individuare i grandi cambiamenti che coinvolgono l’idea stessa di progettualità, di design in senso lato, di progetto creativo, una progettualità che necessariamente cambia rispetto a quella del secolo scorso, sia per via dei trent’anni trascorsi dall’ultima edizione, sia per gli enormi mutamenti indotti dalle tecnologie nel frattempo apparse, ma anche nonostante il persistere di condizioni ancora legate al secolo scorso.
L’idea è quella di indagare il rapporto fra design e città, design e accessibilità alle nuove tecnologie dell’informazione e il rapporto fra design e produzione. Le mostre saranno venti, delle quali undici saranno direttamente curate dal Comitato Scientifico della Triennale, altre nove curate in collaborazione con musei, enti, istituzioni e aziende; più un ortoplanetario e una book room in area Expo in ambito di City After the City, con tantissimi espositori da oltre trenta Paesi del mondo. Fra questi possiamo citare le adesioni della Cina, del Canada, del Giappone, del Kazakistan, dell’Iran, della Polonia e di Singapore, solo per citarne alcuni.
Gli spazi a disposizione della Triennale si estendono per oltre ventiduemila metri quadrati fra Milano e Monza, ai quali vanno aggiunti oltre diciassettemila metri quadrati in area EXPO, che trova così una sua valorizzazione.
A tutte le mostre, esposizioni, eventi in programma, si aggiunge un importante attività teatrale, al Teatro dell’Arte, a cura del CRT. Il programma prevede, inoltre, l’offerta di due summer school: una al Politecnico, una all’EXPO; un game festival, allo IULM; giornate dedicate al cinema; concerti. Infine, vi saranno una serie di lectures da parte di importanti esponenti internazionali di arte, economia, design e tecnologia; tre workshop internazionali sul tema Labour after Labour, e un premio internazionale di architettura al femminile, Women and Architecture.
Il Comitato della Triennale ha indetto due call: la prima rivolta agli under 35, aperta a professionisti, scuole e studenti, ha ricevuto quattrocentoventisei, delle quali cinquantaquattro, provenienti da tutto il mondo, verranno messe in mostra alla Fabbrica dal Vapore
La seconda, aperta alla partecipazione degli over 35, ha ricevuto oltre 160 proposte, fra le quali le finaliste devono ancora essere selezionate. Come da tradizione della Triennale, fin dal 1960, quando vi fu una mostra tematica su La Mostra e la Scuola, è stato proposto anche concorso per le scuole: Redesign your school. Il concorso, rivolto a scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, ha avuto 160 classi partecipanti, e il progetto vincitore non solo sarà esposto, ma verrà anche realizzato.