A Varedo (MB): inaugurato Expoarteitaliana, il polo dell'arte contemporanea di Expo 2015
Cronaca di un evento d'arte: Expoarteitaliana. Una bella serata vissuta con la cultura e l'inizio di un viaggio lungo mesi nell'arte contempranea italiana. Un elenco e una esposizione di un centinaio di artisti emergenti più duecento già noti. Una miscellanea di espressioni fra pittura, scultura e fotografia. Un catalogo in realizzazione. Perchè sono queste, l'arte, la cultura, le materie prime da cui l'Italia può ripartire
Expoarteitaliana: Italia come arte
Non ha senso parlare di Italia, illustrarla,
immaginarla, senza infilare in qualche modo, nel filo del discorso, il termine
arte. E così, al di là del tema generale, in un paese come l’Italia non avrebbe
un senso un’Expo universale senza che essa non presenti, tra le sue vetrine, un
pezzo di quello che artisticamente riesce a realizzare, ed essere, ancora oggi,
la penisola. In questo quadro generale, se prendiamo come soggetto l’arte
contemporanea, in Expo 2015 essa vede il suo polo a Varedo, dove grazie a Regione
Lombardia, la direzione di Vittorio Sgarbi e gli organizzatori dalla fondazione
Versiera 1718, fra cui il presidente Maurizio Riva, nei mesi di durata
dell’esposizione universale si svolgerà ExpoarteItaliana, una mostra con anche
una sezione aperta ad artisti non per forza professionisti che vede oltre 300
opere di arte contemporanea (pittura, scultura, fotografie) esposti nelle
splendide stanze nobili di Villa Bagatti Valsecchi, a Varedo (Mb).
Una vetrina prestigiosa, e un colpo d’occhio
istantaneo sulla vitalità di un paese in cui l’arte, come la cultura,
dovrebbero essere considerate motore di una ripresa e non lusso da tagliare
appena possibile. Opere di autori affermati accanto ad altri non ancora noti, e
l’idea aggiuntiva di fondo di una esposizione con un valore economico che
dovrebbe andare a contribuire il restauro della villa Bagatti da poco divenuta
pubblica, un tesoro architettonico prezioso ma in condizioni precarie in molte
parti, con prospettive che, appunto, grazie ad Expoarteitaliana, potrebbero
garantire una rinascita. L’esposizione è un’antologia dell’Italia artistica,
pregi e grandezze, e antologia sarà anche il catalogo che verrà realizzato
nell’arco della manifestazione.
Il via alla ecposizione è stato dato venerdì 19 giugno, alle 18, con
una cerimonia ufficiale alla presenza del curatore Vittorio Sgarbi, del
sottosegretario all’Expo di Regione Lombardia Fabrizio Sala, del prefetto di
Monza facente funzioni di Roberto Maroni, assente dell’ultima ora, di altre
autorità, del maestro Gualtiero Marchesi testimonial della mostra e di cultura, e del sindaco di Varedo, Diego
Marzorati, che ha salutato gli ospiti raccontando l’orgoglio di una città come
Varedo nell’essere punto ufficiale dell’Expo 2015.
Quella del’arte, dell’opera d’arte, si sa, è sempre
scelta parziale, e come essa fonte di polemiche. E’ difficile starne fuori, per
qualsiasi manifestazione, ma di massima Expoarteitaliana è stata apprezzata
proprio per il suo sforzo di apertura, uno spazio in cui l’artista affermato,
già definito dal mercato, è posto accanto all’esordiente, o a chi, dal mercato,
non è mai stato considerato. “Questa è una mostra aperta, forse anche folle,
perché senza regole particolari, in cui la scelta non è stata guidata da
logiche ma da istinto. In cui il mercato non ha guidato, ma ne è stato fuori,
accanto”. Questa la visione strategica che Vittorio Sgarbi ha voluto dare alla
mostra, e questo nei corridoi della Villa e della sala delle carrozze si vede,
percorrendo il panorama di un’arte mai uguale, aperta a tutti gli stili, le
tendenze e magari, anche, a tutti i talenti.
A confermare questa universalità di vedute, sono i numeri della manifestazione. Circa 300 le opere esposte (quadri, sculture, fotografie)
circa 200 gli artisti già affermati, 100 i “meno noti”, ma comunque capaci in
moltissimi casi di dare con i loro lavori un segno di personalità preciso, a ribadire che la
differenza fra le definizioni è più un’impressione individuale, a volte interessata,
altre umorale, che un dato oggettivo.
Dopo l’inaugurazione, la visita e una serata piacevole,
dentro il parco meraviglioso della Villa Bagatti Valsecchi, con un rinfresco
arricchito dal tocco della pasta truciolo di Gualtiero Marchesi, dalle note di
Klaus Bellavitis e da una meravigliosa chiusura pirotecnica.
Gualtiero Marchesi
Il presidente della Fondazione Versiera 1718 Maurizio Riva con Gualfrido Galimberti di Qui Brianza
Il resto, il futuro di ExpoarteItaliana, sarà quello che sapranno scrivere i prossimi mesi nelle sale dell'esposizione: un periodo che potrebbe fare della Villa Bagatti
Valsecchi una piazza di cultura, pensiero, arte, nel cuore della Brianza. Un
punto condiviso del tessuto di Expo “oltre-Milano” come ha auspicato Fabrizio Sala.
Ma
questo, come detto. è futuro speriamo fecondo e Dossier Cultura.it lo racconterà, giorno per
giorno.
1 commenti
PAOLA BOLLETTI :
Buongiorno, sono una giornalista fiorentina presente all'inaugurazione di Expo Arte Italiana. Sono anche la curatrice di Massimo Turlinelli, artista marchigiano presente al secondo piano di Villa Valsecchi con un'opera composita. Se mi date il nominativo e la mail del fotografo presente lo contatto per sentire se mi manda una foto della presentazione di Sgarbi e Turlinelli. Grazie infinite, Paola Bolletti | lunedì 22 giugno 2015 12:00 Rispondi